Slaff, Presentazione con Simona Povigna |
Nella cornice dello Spazio Vinci, l'impressione è quella di un festival che ha saputo convincere un pubblico interessato ed eterogeneo
Il
Social Lab Film Festival, alla sua prima edizione nella città di
Asti, riesce a convincere un pubblico sicuramente eterogeneo. Nella
cornice dello Spazio Vinci, l'impressione è quella di un festival,
che, ideato intorno alle riflessioni sui valori della diversità,
abbia saputo nutrirsene all'interno di un costruttivo rapporto con il
territorio circostante.
Nato
dallo spontaneo sviluppo di considerazioni elaborate a margine di un
laboratorio di Italiano e di Cittadinanza Attiva per migranti, il
progetto iniziale ha saputo convogliare, in una formula giovane e
fruibile, una serie di spunti interessanti: dall'arte della
fotografia al documentario, dal cortometraggio alla commedia, dalle
prove di grandi autori al cinema indipendente degli ultimi dieci
anni.
A
completare l'orizzonte dei significati, una serie di tavole rotonde e
dibattiti individueranno i nodi problematici delle reazioni tra
diritto alla migrazione e all'accoglienza, formazione e educazione,
tra esperienze artistiche e accettazione della differenza.
Sabato
29 Giugno, dopo la presentazione e linaugurazione della mostra di
fotografia Tessuto a Colori,
hanno avuto inizio le preoiezioni dei cortometraggi. Articolo
23 di Vittorio De Seta mette in
scena una particolare visione della migrazione come condizione
esitenziale. In un paese dell'Aspromonte, un giovane contadino
insegna il proprio mestiere a un bracciante senegalese. Dovrà presto
immigrare al Nord in cerca di lavoro, lasciando la sua terra. Sullo
sfondo di un paesaggio fortemente evocativo, si incrociano i destini
di immigrati ed emigranti.
In
Benvenuto in San Salvario di
Enrico Verra, un fotografo torinese non riesce a vendere le sue
fotografie. Rimasto senza lavoro, decide di trasferirsi nel quartiere
economico di San Salvario: qui diventerà il fotografo dei numerosi
immigrati che vogliono mandare delle foto personali nei paesi
d'origine.
Enrico Verra, Benvenuto in San Salvario |
Ivan
Fassio
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