Jean Paul Charles, 2012 |
La
memoria costruisce il nostro tempo come un passato puro.
Imperscrutabile, e intrappolato nelle strettoie di unità millesimali
e parcellizzate, il presente è ricreato ad ogni istante. Se
un’immagine, un’idea, un’azione non fossero, quasi
immediatamente, presenti e passate, il presente non passerebbe mai.
Senza questa incompiutezza del contemporaneo, l’estasi
dell’eternità ci accoglierebbe, facendoci varcare la soglia della
fine dei tempi e rendendo superfluo ogni nostro tentativo di
comunicazione.
Da
questo imperfetto impasto temporale, Jean Paul Charles estrapola i
lineamenti del proprio mondo. Attuale è l’intervento pittorico,
che invade lo spazio sociale e interferisce sui tradizionali mezzi di
comunicazione: cartelloni pubblicitari, social
networks, immagini dai
mass media.
Le
radiografie constatano una malattia collettiva e prescrivono la
necessità di guardare oltre. Sono estensioni di un mondo contaminato
e, allo stesso tempo, generatrici di un’estetica propria: strumenti
e risultati di un'identica visione.
Istintiva
e gestuale, la pittura esplora l’istante, testimonia l’azione
estemporanea di una sensibilità violata. Movimento informe e
sofferto, l'atto insegue la figura come destinazione di un messaggio
precario: la preghiera.
A
partire da questo odierno, sondato nel suo scorrere, muove la ricerca
verso il futuro. L'elaborazione digitale e il lavoro di scavo sui
cristalli liquidi rintracciano nella tecnologia i pretesti per
un'indagine su ogni ulteriore tentativo di resa immediata
dell'esperienza. Tutto è giustificato. La soluzione finale è
irrimediabilmente rimandata.
Nel
futuro anteriore di ogni definizione, sempre ad un passo dalla
decisione irrevocabile, un
nuovo dominio è fondato, in cui esiti e residui di ogni prova
tendono ad un comune limite e conquistano lo stesso valore.
Ciò
che verrà prima della fine dei tempi, sarà sempre la misteriosa e
tremenda insistenza della vita all'interno delle dinamiche del
progresso. L'opera, attraverso l'intervento dell'artista, verrà
partorita con dolore dalla macchina che la teneva imprigionata.
Maieutica delle sensazioni, l'operazione di Jean Paul Charles
riporterà alla luce l'enigma dell'esistenza da un mondo
meccanicizzato e alienante. Un'indecifrabile dimensione sembrerà
scaturire dall'insistente lavoro di lima sul segno e sul colore.
Un'ombra e una speranza di rigenerazione si staglieranno dietro ai
contorni di ogni possibile immagine.
Ivan
Fassio
Jean Paul Charles, 2012 |
Mostra
Personale di Jean Paul Charles
futur
antérieur. charles et les cristaux liquides
a
cura di ivan fassio
Dal
18 Maggio al 30 Giugno 2012
Orario:
tutti i giorni, dalle 21 alle 23,30
Circolo
Arci Sud
Via
Principe Tommaso, 18/bis
Torino
ingresso
riservato ai soci Arci
Inaugurazione Venerdì
18 Maggio 2012, a partire dalle 21,30
Live Painting by Jean
Paul Charles
Presentazione del libro
“Fuori fuoco” di Ivan Fassio, Edizioni Smasher
Musiche originali di
Diego Razza (chitarra, tastiere, sintetizzatore)
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