U. Nespolo, Vaffanculo, Studio Fornaresio |
Lo Studio Fornaresio ha riaperto la propria stagione espostitiva giovedì 17 maggio 2012, con una personale di Ugo Nespolo. La mostra propone, oltre a carte e soft paintings, l’ultima collaborazione dell’editore Gianni Fornaresio con l’artista: due cartelle (una di medio ed una di piccolo formato) riproducenti la serie di quadri Vaffanculo.
Nespolo
ha inteso la provocazione del titolo come un gesto “liberatorio”,
sdrammatizzante, ironico. L'intenzione è quella di far riflettere,
sorridendo, su una forma di aderenza alla vita reale.
Occorre,
dal punto di vista tecnico, soffermarsi sulla scelta dei colori, che
nell’opera grafica è pensata e calcolata minuziosamente e che in
queste cartelle è frutto di diverse prove ed abbinamenti. Ugo
Nespolo è conosciuto come artista che ama lavorare con gli altri e
circondarsi di preziosi collaboratori. È stato lui stesso, in più
occasioni, a sostenere che l’unione delle competenze determina la
riuscita dell’opera finale. Ha, per questo motivo, affidato a
Fornaresio l'esclusiva delle opere grafiche e delle sue carte.
Insieme scelgono e valutano le modalità di realizzazione dei
multipli. Questo lavoro positivo, luminoso, rispecchia sicuramente,
sulla scia di un'impronta stilistica originale, il gusto e il lavoro
dell'artista torinese.
Gianni
Fornaresio, da trent'anni editore di opere grafiche, ha sempre
cercato di presentare il ‘valore aggiunto’ degli artisti con cui
ha lavorato ed opera. Concentrato nel pianificare le produzioni e nel
curarne la promozione e la distribuzione, è impegnato nella tutela
del valore delle opere grafiche. Riabilitare e rivalutare la grafica
è, in questo senso, lo scopo di Nespolo e di Fornaresio. Diffondere
il messagio degli artisti in un modo assimilabile all'efficacia dei
pezzi unici resta un valido mezzo per rendere l'arte fruibile a tutti
coloro che la apprezzano e che desiderano possedere un'opera
d'autore.
Le
opere erano state esposte, la prima volta, nel mese di febbraio,
presso la galleria Allegretti Arte Contemporanea. Inevitabilmente,
avevano destato un coro di critiche e una serie di interventi nel
mondo dell'arte. Nespolo aveva sostenuto, in quell'occasione,
che l’ultima
vera provocazione della contemporaneità era stata La
Fountaine di
Marcel Duchamp. Oggi mancherebbero parametri di giudizio, proprio a
partire dall'assunto - assolutamente frainteso - duchampiano per cui
la "selezione” di un oggetto da parte di un "artista” è
automaticamente arte. Dopo essersi per anni limitato a osservare la
stanca eredità lasciataci dal Postmoderno, l'artista torinese aveva
cercato di rispondere, nella propria provocazione, all'incertezza e
all'impossibilità di creare del presente.
Ivan
Fassio
STUDIO FORNARESIO
Via Le Chiuse, 1/a - 10144 - Torino
Nessun commento:
Posta un commento