venerdì 8 novembre 2013

L'Identità Rivelata dagli Oracoli

per Krisis, mostra curata con Fabrizio Bonci e Silvio Valpreda

L'identità dimora nel ricordo? No: probabilmente la nostra essenza non può abitare – e la memoria, quando vagamente attendibile, è nomade. Fluttuante, lo spirito non morirà mai – noi, fortunatamente, non lo sappiamo –, e mai potrà possedere alcunché: mai avere, per definizione, ma soltanto essere, in eterno! Guardando indietro, tuttavia, scorgiamo un residuo che lega tracce di noi ad  un corpo che non ci appartiene, ma che ci vive momentaneamente, consumando insensatamente materia inutile... Un'intuizione remota: sapere di qualcosa o qualcuno che ci inganna sempre. Dissidio continuo, mistero irritante, umano fastidio.
L'Io non è sostanza, bensì relazione. Siamo ancorati ad un porto che non esiste, fermi a contrattare  su un molo affollato. Le nebbie si dissipano come in un sogno e ci lasciano vagare in una calca prima impensabile, gli occhi lucidi. Mercanzia ammassata sulla banchina, il nostro bagaglio interiore è produzione non commerciabile. I passanti ci ignorano –  nessuno ci vuole –, siamo stranieri sporchi e illetterati. In quanto barbari per costituzione, sarebbe auspicabile che noi ci muovessimo, che caricassimo i nostri tappeti sulle imbarcazioni per perderci definitivamente nelle foschie, superando le correnti che battono il pontile. Non lo faremo mai,  perché siamo codardi!
Chi siamo, dunque, non possiamo dirlo, infatti siamo rivelati. Una bocca ci ha sussurrato nome, storia, destino. Il corpo viene modellato dalla terra secondo meccanismi di semina, riscaldamento, fermentazione e lievitazione: incredibilmente riconoscibile di giorno in giorno...

Il confine affrontato da Valter Luca Signorile è la zona di prova per un fallimento. Sappiamo ciò che si oppone a noi prima di sperimentarlo, ma simuliamo l'impresa: tentativo o tentazione di un'anima animale?
Le maschere di Claudio Cravero si avventurano in altre esplorazioni. Che cosa riconosciamo? Con quanta fretta i nostri sensi sono assuefatti alla nuova abitudine!
I corpi di Hermann Sinsegundos Reiter sono linguaggi comunicanti. Esperanto carnale, ogni lineamento cela il tenue frullo interiore, il friggere esile della psiche.
Mirjam Elburn coltiva i capelli, escrescenze mnemoniche, inassimilabili tracce della vita – filamenti composti dalla stessa sostanza dei sogni!



Ivan Fassio

Claudi Cravero, Multiple Personalities

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