Potremmo
diagnosticare, attraverso la storia delle immagini, le condizioni
dell'uomo contemporaneo? Valutare tipologia e sede di ogni affezione
è possibile, per mezzo dell'osservazione dei fenomeni iconici e
cromatici che ne hanno accompagnato il progresso nel tempo.
Modalità
scultoree, pittoriche e letterarie sono sottoposte, nel cammino di
trasmissione attraverso i secoli, ad un processo di polarizzazione
del senso. Tale evoluzione può variare l'originaria valenza del
modello figurativo, fino a giungere a esiti opposti, di totale
inversione energetica. Pur mantenendone sostanzialmente inalterata
l'identità superficiale, l'artista piega una struttura alle proprie
necessità ed urgenze espressive.... Sguardi fissi al cielo, in
estasi, si voltano verso lo spettatore, protendendosi al di fuori del
quadro: cambiamenti etici ed estetici si sono serviti delle stesse
posture, caricandole di nuovi significati...
Assimilati
questi meccanismi, possiamo insinuarci al loro interno come
conduttori di forze. Noi incorporiamo
e incanaliamo le
tensioni, mentre i poli oppongono resistenza o si attraggono.
Indifferenti alle forme esteriori, le ricreiamo dall'interiorità:
organismi generati in se stessi, auto-sostentati, continuamente
implementati dalla passività nelle traiettorie dei collegamenti.
Come se si trattasse di un'analisi scientifica o di un esperimento
fisico, lasciamo decantare le sostanze per una frazione temporale
utile all'elaborazione completa di un risultato finito. Se lavoriamo
sull'essenza dei segni, permettiamo alle sedimentazioni di depositare
i propri detriti. Agiamo secondo una pratica distaccata, isolando la
creazione nell'ambito della propria fluida dimensione transitoria ed
eventuale. Nel caso di interventi in un contesto sociale e
culturale, osserviamo lo scorrere del paesaggio in sottofondo e,
dalla distanza e con costanza, lo scalfiamo lentamente e
insensibilmente. Quando danziamo, lavoriamo sugli intervalli e sui
silenzi, sulla nostalgia dell'altro e sull'interazione con il vuoto:
la percezione delle pause. Il percorso di raccolta dati –
comprovate identificazioni di un'alterazione e di un disagio – è
la strada per la liberazione dai nostri mali...
Ivan
Fassio
Eleni Kolliopoulou, Ohne/Without, videoperformance, 2012 |
a cura di Ivan Fassio e Fulvio Colangelo
Inaugurazione Mercoledì 26 Febbraio 2014 ore 18:30
fino al 4 Marzo, Lun. - Ven.: 17 - 19
Ki-Gallery
Via Mazzini, 39
Torino
Nell'ambito della rassegna Ki-Video, proiezione delle video-performance “Ohne/Without” e “Kollaps/Collapse” e delle video-dance “Zwischen/Between 2” e“Noir Désir”. Esposizione della serie di incisioni “Spiegel”.
Ki-Gallery
di
Fulvio Colangelo
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