Ezio Gribaudo, Unità d’Italia 1861 – 2011 |
Per l'artista lo spazio della pagina è, spesso, una cella in cui dibattersi: ragione e, insieme, condanna della creazione. Il compito dell'arte diventa, così, una continua cospirazione nel tentativo di fondare un'utopica repubblica: in questo luogo ideale, immagini suoni parole saranno simboli da decifrare con sempre maggiore elevazione di spirito e profondità d'animo.
Il potere della rappresentazione – tirannide della logica del senso – obbliga l'artista ad affidare al caso gli sforzi di liberarsi dalle regole della comune percezione. È questa un'ostinata resistenza alla produzione di univoco significato, combattuta agli sviliti margini delle pagine della storia.
Ogni volta che il gesto è affidato alla fatalità, nella consapevolezza dell'alone di significati
che produce, la creazione artistica esplode la sua carica rivoluzionaria, e la bandiera di una momentanea libertà sventola e diffonde i suoi colori.
Quando l'opera è creata, inizia ad emanare i propri enigmi: il territorio è conquistato, il
linguaggio comincia ad educare, la grammatica si adegua all'uso e un nuovo stendardo
risplende.
Soltanto il tempo e la condivisione possono far scordare l'intento della creazione: la continua risoluzione del dilemma. L'originario slancio liberatorio è nuovamente fissato in
un'immagine stabile, riconoscibile, ormai preda della ruggine di facili comunicazioni: la
bandiera è ammainata, si deve tornare a combattere! Occorre un intervento del creatore per cambiare direzione alle parole, dare una nuova piega allo stendardo, liberare un altro senso.
Il Logogrifo della Tirannide di Ezio Gribaudo era un'opera del 1972. Ispirata alla Repubblica di Platone, liberava le lettere dei passi sulla tirannide e le lasciava vagare nel silenzio della pagina bianca, percorrere pensierose lo spazio della loro cella, cospirare contro la tirannia di ogni senso attribuito arbitrariamente. Dal turbinio violento dei segni separati, dalla rivoluzione costante di una grammatica in fermento e mai placata, il creatore, mosso da speranza e carità, sulla fede di un tempo ha steso il tricolore.
Ivan Fassio
Nessun commento:
Posta un commento