martedì 14 febbraio 2012

Paola Gribaudo Chevalier des Arts et des Lettres. Un riconoscimento ad una carriera dedicata all’editoria d’arte

Un primo piano sulle motivazioni del prestigioso titolo e un modo per riscoprire l’impegno editoriale dello Studio Gribaudo
Frédéric Mitterand e Paola Gribaudo

“Mallarmé sosteneva  che un libro serve per arrivare a scoprire un mondo. Grazie ai libri che ho curato, ho potuto scoprire molti mondi, viaggiare e  conoscere alcuni dei protagonisti della storia dell'arte del XX e XXI secolo” sono alcune significative parole del discorso tenuto da Paola Gribaudo lo scorso 5 dicembre durante la cerimonia per il conferimento del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese. Il mondo dell’editoria d’arte, settore interdisciplinare per definizione, è avvicinato efficacemente attraverso le parole di Stéphane Mallarmé.  Il poeta decadente, sperimentatore del linguaggio, aveva raccolto attorno a sé un folto gruppo di pittori, artisti e musicisti ed è considerato a tutti gli effetti il precursore dell’interattività artistica che caratterizza la contemporaneità.
Il Ministro per la Cultura della Repubblica Francese, Frédéric Mitterand, ha posto l’accento, nel discorso di presentazione, sul legame tra artista e pubblico reso più vitale da ogni pubblicazione. L’editoria d’arte è operazione che si gioca su due versanti: da una parte sta la conoscenza di un sapere collettivo e condiviso, dall’altra il mestiere artigianale della creazione di strumenti per la divulgazione e la documentazione. Dietro al lavoro dell’editore d’arte, la capacità progettuale e la lungimiranza giocano le proprie indispensabili carte. “La caratteristica del mio lavoro è quella di concepire l’idea del libro e di realizzarla tecnicamente ed editorialmente collaborando innanzitutto con case editrici quali Skira, Flammarion, Thames & Hudson, Rizzoli International, Cercle d’Art, oltre alle numerose gallerie d’arte, artisti, case d’aste e Musei in Italia e all’estero” ha sostenuto ancora Paola Gribaudo nel proprio intervento durante la cerimonia.
Il suo percorso di formazione  inizia proprio dalla Francia e dall’arte francese. I primi viaggi  a Parigi risalgono agli anni giovanili quando, ventenne,  accompagna il padre Ezio, artista ed editore, nelle gallerie d’arte, nei Musei e negli atelier di pittori e scultori. In questo modo, conosce Jean Dubuffet, Peggy Guggenheim - della cui collezione curerà la ristampa aggiornata del libro nel 2001 per Rizzoli - e molti tra i grandi protagonisti dell’arte del XX secolo.  Durante quegli anni, ritorna a Parigi per la stesura  della tesi di Laurea su Charles Le Brun, pittore e decoratore francese famoso soprattutto per i suoi lavori di arredamento e decorazione alla reggia di Versailles, durante il XVII secolo.
Attraverso la conoscenza del lavoro del padre, Ezio Gribaudo, Paola si avvicina alle dinamiche caratterizzanti l’editoria d’arte: le tecniche di stampa, la resa dei colori, l’estetica del lavoro tipografico, l’importanza delle tipologie di carta e i segreti della rilegatura. Nei primi anni Ottanta inizia ad occuparsi di editoria, proseguendo la tradizione di famiglia e dedicandosi soprattutto alle pubblicazioni di monografie e cataloghi a livello internazionale.
Del  1981 è il primo libro, in lingua francese:  629 Oeuvres de Renoir a Kisling per il Petit Palais di Ginevra . Collabora con molti artisti internazionali, primo fra tutti Raymond Mason, lo scultore inglese, scomparso a Parigi nel 2010, al quale Paola Gribaudo ha voluto dedicare un particolare ringraziamento per il proprio riconoscimento. Il lavoro di intermediario tra artista e pubblico la porta a collaborare con artisti non soltanto residenti in Francia, tra i quali occorre citare Mihail Chemiakin, Yuri Kuper, Boriz Zaborov, Rolando Paiva, Julio Silva, Ramuntcho Matta, Fernando Botero, Sophia Vari, Wang Luyan, Avigdor Arikha, Yael Rabinovitch, Hugues de Cointet, Eric Fonteneau, Pucci de Rossi,  Patrick Demarchelier. Nei giardini di Palais Royale si occupa dei cataloghi delle mostre di Arnaldo Pomodoro, Manolo Valdes, Kenneth Snelson e Vana Xenou. Ha curato per anni le pubblicazioni delle gallerie di Rue des Beaux Arts: da Albert Loeb a Abel Rambert, da Di Meo a Trigano .
Quasi mille sono i libri che ha contribuito a pubblicare, occupandosi degli aspetti editoriali e tecnici per editori di tutto il mondo. Per i testi dei libri pubblicati, ha potuto collaborare con André Pieyre de Mandriagues, lo  scrittore surrealista, con Jean Clair, lo storico dell’arte membro dell’Accademia di Francia e con Pascal Bonafoux, docente universitario a Parigi e autore di numerosi saggi sull’arte contemporanea.
Proprio a Parigi, inoltre, nel 2004, Paola Gribaudo aveva festeggiato i vent’anni di lavoro con il catalogo LIBRI e LIBRINI, disegnato da un altro Chevalier des Art set des Lettres, il grafico e designer Philippe Apeloig.  Alcuni libri presenti nel catalogo hanno vinto premi prestigiosi e ottenuto le copertine di importanti magazine letterari come The Book Review del New York Times con la monografia di Red Grooms nel 2004 o come il catalogo “Who’s afraid of Jasper Johns“ realizzato per la galleria di Tony Shafrazi a New York nel 2007.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti su pubblicazioni passate e sui progetti futuri, è sicuramente utile consultare il sito http://paolagribaudo.org/

Paola Gribaudo, photo by Sabrina Gazzola

Ivan Fassio

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