“Come ogni colore sopravvive privato di qualità in un barattolo, così la nostra linfa vitale vive in un involucro occultante”: questo può pensare l'incredulo spettatore di fronte ai quadri sporchi. Veri e propri dipinti, questi oli emanano, sotto l'apparenza del quasi monocromo, un'impressione di dubbio, un perturbante e fascinoso fremito d'incertezza: il grigio superficiale ed uniforme può contenere, percepibili sensibilmente ad un attento osservatore, tutti i colori dell'iride? Una logica risposta non c'è. È un sentore, che giunge a noi dagli abissi della vista – dalle profondità degli affetti e della memoria –, a farci sospirare: sì...
Ivan Fassio
Pintapiuma, Io sono il Deserto |
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