a Pintapiuma
Niente di meglio ci sarebbe: un'inaugurazione! Affinché rimanga sveglio: l'estro di popoli in miseria, annichiliti dal potere, da sistemiche omissioni. Le disattenzioni della gente, sanate e ricolmate, morte saranno, consacrate all'occasione. Una volta l'anno? Arbitrariamente, più volte ogni stagione: a benedire spazi vuoti, neutri, in progressione. È prima fase espositiva: necessaria secessione. Al secondo punto fermo sta la moda, l'affezione. Si sale al terzo piano con lo studio, riflessione. Un quarto stadio gonfia gli occhi: commozione e volontà. Il quinto cerchio è amore: conoscenza e libertà, l'abluzione dell'infante. Erede del linguaggio, futuro svincolante – il nuovo vento bussa piano alla tua carne, concepito in astrazione, incubato in esperienza: fede, sangue, scienza...
Ivan Fassio
Pintapiuma, La Quinta Fase |