Si biforca la valle ai piedi del monte, da sempre,
Ché la scrittura del mondo ha scavato
strettoie
Per cedere alla cima del masso, alla
fine rocciosa del viaggio.
Le strade rimaste, da un tempo lontano,
Erano nuove:
Sorgevano a fronte di passi, su scorci
di pascolo,
Per trovare ristoro dal pozzo, alla
cappella del santo patrono.
Ora quel luogo è ancora l’inizio di
un corso, fiume a ritroso,
Per te, alla finestra, che sogni
ammaliata:
È l’incantevole frana dell’aria,
la fiaccola del firmamento,
Della battaglia il sacramento possente,
La luce animata, la scelta innocente.
Ivan Fassio
Jean-Paul Charles, 2012 |
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