giovedì 29 dicembre 2011

Ecco il catalogo delle prospettive contemporanee per autori ed editori. Intervista a Dario Salani

 In un clima di cambiamenti per l'editoria d'arte italiana alcune nuove realtà muovono i primi passi. Con un approccio innovativo ed uno sguardo attento alla sostenibilità


In questo periodo, con l'ottava edizione di Artelibro a Bologna e con una serie di convegni sul centenario del libro futurista, l'attuale condizione dell'editoria d'arte è stata esaurientemente dibattuta. L'identità delle pubblicazioni, l'organizzazione della filiera produttiva e i meccanismi delle scelte editoriali sono ripensati alla luce di una nuova base di condivisione e dell'apporto che, a queste premesse, possono fornire le nuove tecnologie. Dario Salani, editore torinese, ha da poco iniziato un singolare percorso con Prinp, casa editrice specializzata in pubblicazioni d’arte crossmediali (in formato cartaceo ed elettronico) e on demand.

I.F.: È un momento in cui il dibattito sull'identità dell'editoria d'arte si intreccia a numerosi nodi culturali del presente: il valore del libro d'arte come work in progress all'interno del sistema e il suo eventuale valore pedagogico negli studi superiori ed accademici; gli sviluppi tecnologici che consentono, da una parte, una maggiore duttilità e, dall'altra, un'attenzione condivisa ai problemi della diffusione e della tiratura.

D.S.: L'editoria internazionale sta attraversando una fase di profondo cambiamento strutturale. Internet e le nuove tecnologie stanno ridefinendo i processi editoriali legati alla produzione, al marketing e alla vendita del prodotto librario. Dopo l’avvento sul mercato dell’ebook e delle varie Apps per smartphones, il Print on Demand (stampa a richiesta) si conferma come il vero punto di svolta nell’editoria d’arte. È oggi possibile stampare i libri in tirature limitate, evitando così gli sprechi derivati dalla tradizionale filiera distributiva. L'autore avrà a disposizione tutti gli strumenti per produrre, distribuire e vendere le proprie opere librarie, seguendo in prima persona tutte le fasi del processo editoriale. La figura stessa dell’editore verrà probabilmente messa in crisi.

I.F.: Le caratteristiche ecologiche e di sostenibilità dell'editoria on demand rendono il progetto della tua casa editrice particolarmente inserito nel dibattito presente. Altri progetti di questo tipo stanno nascendo in Italia? Per quanto riguarda i libri d'arte e le edizioni a tiratura limitata, qual è il panorama che si presenta, nello stesso senso, in questi anni?

D.S.: L’ attuale fotografia del business librario in internet è caratterizzata da due modelli dominanti: i megastore monopolizzanti (amazon, libreka, ibs.it, ecc.) e le piccole librerie online di nicchia. La fotocopia di ciò che esiste oggi nella realtà: le grandi librerie “di catena” e le piccole librerie indipendenti e specialistiche. Nel web, tuttavia, le due realtà potranno interagire tra loro, con la possibilità di caricare automaticamente, tramite delle API (Application Programming Interface), i nuovi titoli pubblicati, le novità librarie e i vari contenuti da distribuire. L’editoria periodica si sta velocemente mettendo al passo con i tempi, offrendo applicazioni e contenuti extra per i vari dispositivi mobili. È importante ricordare, in questo senso, che Exibart è il capostipite dell’editoria multipiattaforma. La situazione è diversa per le case editrici di libri d’arte. Il loro massimo sforzo, finora, è stato quello di introdurre la versione elettronica di alcuni titoli in catalogo e aggiornare i loro siti internet convertendoli in piattaforme di e-commerce.

I.F.: L'ultimo catalogo edito da Prinp I Decolonizzatori dell'Immaginario. Artisti della Decrescita concretizza un discorso artistico e culturale sostenuto dai sociologi Serge Latouche e Maurizio Pallante e dal critico e storico dell'arte Floriano De Santi. Si tratta del momento di presa di coscienza, per la tua casa editrice, di un ruolo da ricoprire all'interno del sistema dell'editoria? Può essere inteso come un nuovo inizio? Quali sono, in questo senso, i progetti futuri?
Marzia Migliora, Forever Overhead, Courtesy Prinp Editoria d'Arte

D.S.: La piattaforma Prinp nasce da una profonda analisi sullo stato di crisi dell’editoria tradizionale. La sostenibilità ambientale ed economica è, quindi, alla base del nostro concept progettuale. Il discorso sociologico di Latouche e Pallante e la conseguente linea artistica di De Santi sono parametri insiti nella mission della nostra casa editrice. La formula si addice perfettamente agli “artisti della decrescita”, ma anche a tutti gli artisti e operatori del settore. Abbiamo appena pubblicato un catalogo di Marzia Migliora per la galleria Lia Rumma, il libro/catalogo Transafricana a cura di Achille Bonito Oliva per la Fondazione 107 di Torino, un catalogo della mostra di Angiola Gatti a Villa Giulia di Verbania e altri cataloghi con artisti indipendenti: JINS, Marco Memeo, Maria Crocco, Alessia Zuccarello, Ada Mascolo, David Ruff, Sarah Bowyer. Stiamo lavorando a numerosi altri progetti editoriali: un libro d’artista di Maura Banfo, le biografie di Luigi Mainolfi e di Carol Rama. Questa temperie - definita da molti esperti del settore come “la più grande innovazione della carta stampata dai tempi di Gutenberg” - apre, per il progetto Prinp, una ricca stagione di piacevoli novità editoriali.


Ivan Fassio



giovedì 8 dicembre 2011

I Cavalieri dell'Apocalisse - Mostra Collettiva

Alga Zaharescu, Il Settimo Sigillo, tecnica mista, 2011


Mostra collettiva a cura di Ivan Fassio e Mariana Paparà

Galleria Aripa
Via Bertola 27/I
Torino

Vernissage Giovedì 22 Dicembre 2011 - 19:00
Aperitivo musicale con Armonie Jazz di Marco Salzano (Hammond Organ) e stralci dalla performance poetico-musicale "Mystic Gallery Show" di Ivan Fassio e Diego Razza


Artisti:

Ezio Gribaudo, Gianni Ottaviani, Ida Sacco, Ortansa Moraru, Mariana Paparà, Alga Zaharescu, Carlo Giaccone, Luciana Ronco, Lorena Fortuna, Stefania Groppo, Mario Goglia, Severino Magri, Teo Martino, Viorel Rotari, Anne-Cecile Breuer, Carla Bassignana, Carmen Sempreboni, Clara De Magistris, Giovanna Boglioni, Riccarda Fabbricatore




Dal 22 Dicembre 2011 al 14 Gennaio 2012
Dal martedi al sabato: 11:30 – 19:00Contatti: http://www.aripa.eu/
011/0864858
ivan.fassio@gmail.com
galleria@aripa.eu


Ezio Gribaudo, Cavalli, tecnica mista, 2011


La Galleria Aripa di Mariana Paparà rappresenta, da anni, artisti italiani e internazionali che, avvalendosi di diversi linguaggi e strumenti, propongono lavori sperimentali sia a livello formale che contenutistico.
A compimento di un annuale percorso tematico di mostre, la galleria presenta una collettiva dedicata ai Cavalieri dell'Apocalisse. La lettura escatologica e mistica è pretesto per introdurre, all'interno del percorso espositivo, una serie eterogenea di approcci e stili. L'assunto comune è la messa in discussione delle coordinate della rappresentazione tradizionale.
Ogni artista, nella ricerca di un linguaggio che sapesse oltrepassare la barriera della comune percezione, si è confrontato con soluzioni estremamente personali. Nella varietà dei risultati ottenuti sta la chiave di lettura dell'intera mostra: indagine sulla realtà attraverso intervento sulla materia.
Accanto ai cavalli di Ezio Gribaudo e alle archeopatie di Gianni Ottaviani, affermati artisti della guest area, possiamo osservare gli scudi di Mariana Paparà, opere in cui pittura e installazione si incontrano. La scultura di Teo Martino, allo stesso modo, si confronta con un uso particolare di materia e colori. Gli artisti torinesi Carlo Giaccone, Carla Bassignana, Carmen Sempreboni, Giovanna Boglioni, Anne Cecile Breuer, Clara De Magistris e Riccarda Fabbricatore si rapportano con l'arte orientale, dipingenso su carta di bambù con nero di china e mallo di noce. Le xilografie di Ortansa Moraru, artista rumena attiva a Toronto, propongono rappresentazioni su carta giapponese, in bilico tra naturalismo e astazione. Nelle tradizioni a cui si attengono, si contrappongono formalmente ai collage e alle sperimentazioni di Viorel Rotari.
Gli studi formali e cromatici di Severino Magri, le strutture metafisiche di Ida Sacco, le composizioni materiche di Lorena Fortuna, gli acrilici informali di Stefania Groppo, la tenica mista su legno di Mario Goglia, l'atrattismo espressionista di Alga Zaharescu e le creazioni in digitale di Luciana Ronco completano una collettiva improntata all'esplorazione dei linguaggi e all'indagine su strumenti e materiali.
La mostra si pone come punto di partenza per una ricerca stilistica e, al tempo stesso, come work in progress: contenitore di idee e soluzioni in continuo sviluppo.

Ivan Fassio