tag:blogger.com,1999:blog-19209254262187053882024-03-19T01:54:55.794-07:00The Art of ReadingArte contemporanea, editoria d'arte, interviste, poesie e prose sparse, letture e scritture...Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.comBlogger116125tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-80529642492838322472017-04-01T04:16:00.001-07:002017-04-01T04:16:30.324-07:00L'Atelier Sospeso<br /><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 20pt;"><b>L'Atelier
Sospeso</b></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i>a
cura di Ivan Fassio</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Benedetto
Bonaffini, Elisa Camurati, Vanessa Depetris, Romina Di Forti, </b></span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Cecilia
Gattullo, Tiziana Inversi, Alessandra Nunziante, Beatrice Sacco</b></span></span></span><span style="font-size: 15pt;"><br /></span><br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>Inaugurazione
giovedì 30 marzo dalle 18.00</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>presso Il
Circolo Virtuoso</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>via San
Secondo, 66 – 10128 Torino</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>fino al 13
aprile 2017 – dal martedì al sabato 16,30 – 22,00</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>info:
</i></span><span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="mailto:ivan.fassio@gmail.com"><span style="font-size: small;"><i>ivan.fassio@gmail.com</i></span></a></u></span></span><span style="font-size: small;"><i>
- 33822706563</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj62_Q7-U6VJgFQ0yv00tv1oGviQ7VH-CWc2Sam5tsx4OAUktlFAxk0E0zqRDc1f26Qk63SwT0TGQaj7FFH8oyKpU_bM2qxsrKWyvzA1YIFQ2UDg1loKWglzuUIakoSfXwz62zBs1DKKaRE/s1600/17578092_971765916292442_296263840_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj62_Q7-U6VJgFQ0yv00tv1oGviQ7VH-CWc2Sam5tsx4OAUktlFAxk0E0zqRDc1f26Qk63SwT0TGQaj7FFH8oyKpU_bM2qxsrKWyvzA1YIFQ2UDg1loKWglzuUIakoSfXwz62zBs1DKKaRE/s400/17578092_971765916292442_296263840_n.jpg" width="288" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Beatrice Sacco, Lost and Wasted, per L'Atelier Sospeso</td></tr>
</tbody></table>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Cecilia
Gattullo</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
Un
dittico segna, ai nostri giorni, una scissione: non è più pala
d'altare, né tavola per iscrivere qualche memorabile celebrazione.
Ecco l'uomo ritornato al vortice ciclico, inevitabile, della
creazione. Il romantico tormento reso da ventosa perturbazione,
tempesta scrosciante sulla selva, sulla tela, sull'arruffato prato.
La ruota d'un occhio chiuso segna le macchie del solco strozzato. Giù
nella stretta della vista, tesa ogni palpebra dei sensi ormai
spossati, la presa d'aria è serrata in bianco e nero. Resta rosso il
pulsare, sotto, dell'arteria.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Benedetto
Bonaffini</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
La
collettività generalmente esprime, nelle proprie strutture, tutta la
malinconia del tramonto. L'occidente, vago eppur tremendo. Talvolta,
invece, emergono, dall'urbano scenario, i colori chiari dell'alba,
per candido abbandono; i profumi della sera, ché gli abitanti
cittadini rimpiangono le distese di lavanda degli atavici giardini;
la notte blu, dove un balcone acceso reclama l'assenza d'un amore. Su
pannelli, fogli, manifesti, si riversano, nel pubblico spazio
dedicato, le emozioni delicate di ogni senso, intime private, come un
cemento rigettate: tiepido.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Beatrice
Sacco</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
Comporre,
infine, un libro della storia, chiudendolo per sempre. Ecco la
scrittura fisica incisa, bifronte. L'impronta ed il rilievo, in
negativo, dove non riconoscere l'autore, ma il polso, la mano di un
agente scisso, interrotto talvolta per comando superiore, frantumato
in ascesa discesa ad inferi, ai cieli chiari. Lui-lei, sul triclinio
adagiati per l'eterno, in dorata assuefazione dipendenza. In altri
luoghi, dell'anima e del mondo, un demiurgo ordina i caratteri del
viso, magia della matrice che rimane stretta, resta in ombra, nel
destino si modella.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Alessandra
Nunziante</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
Il
volo è forza e velocità. Per la partenza, per la sostanza, la
durata e capacità. La musica, al di là della composizione, esprime,
allo stesso modo, un percorso, una strada – mai univoco oggetto, né
monologo – dove energie sotterranee, subacquee, contemporanee,
emergono con un'urgenza elettrica, per innovazione tecnologica,
socio-relazionale, utilitaristica. Evoluzione compie rivoluzione da
sempre industriale operosa. Il risultato si concretizza come perla,
diamante, gioiello. Mongolfiera e dirigibile, sommergibile e
silurante si equivalgono, nella costantemente nuova armonia dettata
dall'umano. Un tempo, erano scale per scendere e salire, legno per
galleggiare, cielo stellato da sognare quale infinito modello.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Tiziana
Inversi</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
Un
sentiero si spinge sempre oltre, al di là di ogni volontà dei
viaggiatori. È la storia del linguaggio, che ci sopraffà. Nomadi
per destino e passeggeri, imbocchiamo quella via, anche se la
sappiamo infinita, per intuizione, per definizione, per sentito dire.
Talvolta, ci correggiamo, ormai dipendenti o sconfitti dalle
consuetudini. Un ritocco può dare un tono di calore al nostro
panorama. Infine, dipingiamo la traccia che, di volta in volta,
lasciamo su un paesaggio sterminato. Il passo che ritraiamo per
vederci chiaro, per aggiungere punti e strutture, legna al nostro
fuoco, alla mira: prospettiva e risoluzione.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Romina
Di Forti</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
La
bocca, non soltanto, ci dichiara. Espressione nitida è definitiva
conseguenza di grammatiche e, ancora, di sintassi. Ecco formarsi il
linguaggio, in costruzione naturale, da saliva gusto urgenza aiuto
fauci. La cifra da deglutire sono le spine del roveto che si
affaccia, insidioso, al nostro sguardo. L'occhio vuole la sua parte,
curioso viziato e possessivo, infante. Contemporaneamente, il tatto
indugia su una superficie che tanto amalgama, e la luce ci lascia un
sentore che taglia tutti i sensi, fin giù all'olfatto. Un petalo a
segnalibro della lettura dell'universo tutto, tondo, per la vista
nuova, a memoria della mente.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Vanessa
Depetris</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
Si
lava, si asciuga e si cicatrizza la ferita. A strati, la benda
attivamente si identifica come protesi del verbo, di variabilità
linguistica celata – del cambiamento, infine. Si stende, si
arrotola, talvolta si mummifica, la vita. È il tempo che ci impone
una verifica, a posteriori, dell'esito espressivo. Siamo certo forti,
dalla nostra, di poter sfruttare ogni vettore di energia, farci
trasportare: nell'esperimento, nell'osservazione; nella trita,
finanche, quotidianità. L'opera è finita quando si concreta e
passa, nell'ambito dei secoli, per l'utilità che sia. Il suo alone
vola tra i mortali. È a metà, da sempre, questo quadro, quando
costruiamo. Noi, umani, battezziamo: il resto è storia.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Elisa
Camurati</b></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
Poeticamente
l'universo si de-finisce, seguendo modalità linguistiche di
sospensione, stimolo e gestazione, lenta sedimentazione. Così
accediamo alla conoscenza tramite un gioco di frammenti, ricomponendo
lo specchio rotto della nostra identità. Tutto è qui, risoluto
sempre e immediatamente a sprazzi brevi, fulmini che abbattono le
colonne dell'abitudine, dove a uno spazio corrisponde un tempo
chiaro, puntuale. Le foglie leggiadre, della finzione corinzia,
fioriscono intorno al vaso che contiene tale sofferenza, questo
dolore: frequenza metrica di sensazioni quasi esatte. Noi non siamo.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-39364637551538199112017-03-11T07:49:00.002-08:002017-03-11T07:49:54.199-08:00Il Segno è Tratto al Doctor Sax<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><b>Il Segno è
Tratto</b></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i>Incontro/Confronto
tra Disegnatori, Illustratori, Artisti e Professionisti del Bozzetto
e dello Schizzo</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i><br /></i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>a cura di
Amalia de Bernardis e Ivan Fassio</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>Doctor Sax</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>Murazzi
Lato Sx - Torino</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>lunedì 13
e martedì 14 marzo 2017 – 19.00/22.00</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>Martedì
14 marzo dalle 20,30 FILTR-AZIONI</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>azione
poetico-musicale di Andrea Cavallo e Ivan Fassio</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><b>Elisa
Camurati, Mara Chemini, Solido Collettivo, Chiara De Cillis, </b></span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><b>Vanessa
Depetris, Flavio Fassio, Rossella Ferrero, Cecilia Gattullo, Tiziana
Inversi, </b></span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><b>Enrica
Merlo, Alessandra Nunziante, Ester Pairona, Beatrice Sacco,</b></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><b><span style="font-size: small;">Egle
Scroppo, Dayana Stano, Angelica Vanni</span></b></span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>Senza
vederci<br />Alla memoria<br />Ci
affidiamo dei segni.<br />Che
ogni sogno<br />Sia un
tracciato,<br />Un solco al
tatto,<br />Che l’esistenza<br />Si
sfianchi<br />E sconfini in
altri piani,<br />Che ordini
la pagina<br />Un’azione,
ancora,<br />Prima di
sbiancare.</i></span></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>i.f.
</i></span></span></span>
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>Segno
e disegno. Non soltanto una tecnica artistica, ma una modalità di
comunicazione, vera e propria categoria espressiva radicata
all'origine della nostra percezione, del nostro rapporto con gli
altri, della nostra necessità di incidere, ricordare, lasciare
traccia, testimoniare</b></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>.</b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;">Il
13 e 14 marzo 2017, al Doctor Sax, storico locale sul lato sinistro
dei Murazzi di Torino, dove già negli anni Settanta la fucina
dell'avanguardia musicale e visiva torinese elaborava commistioni e
provocazioni, arriva <i>Il Segno è Tratto</i>, libera esposizione
di opere di artisti, illustratori e designer, per un'elaborazione di
un grande disegno collettivo nella Torino <i>underground</i>. Qui,
dove le correnti sotterranee e i gruppi votati alla sperimentazione
preparavano la loro ascesa sulla scena indipendente nazionale e
internazionale, la mostra <i>Il Segno è Tratto </i>vuole
far<i> </i>rivivere lo spirito dell'incontro, la possibilità
di inedite collaborazioni, la tensione multidisciplinare che anima
immagine, esposizione contemporanea, teatro, poesia, suono. Una
grande rappresentazione grafica di gruppo e, allo stesso tempo, un
tratto comune da percorrere in libertà: per ripetersi, modificati
dal confronto, nello stesso luogo e in altri momenti e situazioni.
Per tessere e fissare la trama del futuro!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: 11pt;"><b>Un'installazione
a muro con opere di sedici artisti di diverso stile e provenienza,
per un allestimento polifonico che sarà protagonista e,
contemporaneamente, scenario la sera di martedì 14 marzo a partire
dalle 20,30, dell'evento poetico FILTR-AZIONI. Serge Gainsbourg
re-citato dal vivo con Andrea Cavallo (piano) e Ivan Fassio (testi e
voce)</b></span><b>.</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;">A
poco più di venticinque anni dalla sua somparsa, Serge Gainsbourg
rimane il simbolo di un'esistenza in cui vita e arte si confondono,
amalgamandosi. Gainsbourg elevò la provocazione a cifra della
propria intera produzione artistica, spingendola fino alle estreme
conseguenze: "Je connais mes limites. C'est pourquoi je vais
au-delà", diceva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 11pt;">Ivan
Fassio e Andrea Cavallo ricostruiscono la figura di questo artista
incredibile attraverso la sua musica e le sue parole, per regalarci
il ritratto di uno degli uomini più controversi, affascinanti e
incisivi del nostro tempo.</span></span><b><span style="color: black;">
</span></b></span></span>
</div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: x-small;">Ivan
Fassio</span></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCu-psV5NG65uRgbV4GZcmPH8h5XAZGCeIYqiJxbG1HGmcfiYFB1NV5kmrc28WtvxbV16ebqOCxF-1CvlO6UCdIsahL_p9i_hQ689-5noHZ_a-ZUh8h-YbMme7ku8vAGHxfw04QyfNTgSd/s1600/segno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="451" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCu-psV5NG65uRgbV4GZcmPH8h5XAZGCeIYqiJxbG1HGmcfiYFB1NV5kmrc28WtvxbV16ebqOCxF-1CvlO6UCdIsahL_p9i_hQ689-5noHZ_a-ZUh8h-YbMme7ku8vAGHxfw04QyfNTgSd/s640/segno.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-22784609584084493602017-03-04T06:15:00.001-08:002017-03-04T06:15:32.723-08:00IL TEMPO. La Meta e la Misura<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: 16pt;"><b>Il
Tempo</b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>La
Meta e la Misura</b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>a
cura di Amalia de Bernardis + Ivan Fassio</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>con
il Patrocinio della Città di Torino</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Cripta
della Chiesa di San Michele Arcangelo</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">via
Giovanni Giolitti, 44</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Torino</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Inaugurazione
giovedì 9 marzo 2017 dalle 19.00</b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>fino
al 29 marzo</b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>dal
lunedì al mercoledì 18,30 – 20,30</b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>dal
giovedì alla domenica 11,00 – 13,00</b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: 13pt;">Esposizione
contemporanea di </span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: 13pt;">Silvia
Beccaria, Elisa Camurati, Vanessa Depetris, Cecilia Gattullo, </span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: 13pt;">Paolo
Grinza, Alex Kova, Caterina Luciano, Andrea Massarelli, </span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: 13pt;">Tonino
Mosconi, Flavio Ullucci, Francesca Vignale</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: 13pt;">Catalogo
Raineri Vivaldelli Editore</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: 13pt;">Durante
l'inaugurazione, “Ritrosia. Poesie a Ritroso” di Ivan Fassio,
lettura attiva per scala, asse, fotocopie, nastro adesivo, rotolo e
residuo</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i>La
conoscenza si conquista nel tempo, secondo un insieme di modalità
indefinibili con una precisa teorizzazione: si tratta di un pozzo di
possibilità imperscrutabili. Il luogo è oscuro, tenebroso, oppure
di fascino. Dove e come non importa più, in questo fiume
scintillante, agghiacciante, minaccioso, pieno. È sera è mattina,
insieme, per il giorno fantastico, cuore.</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i>Chiudi
gli occhi, addormenta più forte il torpore, schiaccia una miriade di
stelle sotto le palpebre. Sono i sensi che iniziano il sogno, quel
viaggio ritorno ed andata, per la stazione di sempre, a breve durata.
Luci filanti aggrappate al grande esperito, miracolosamente passato,
convesso. È il patto che redigi con gli altri che spinge,
istintivamente, la parte più ascosa di te ad impegnarsi alla vista,
coi tramiti giusti. Intanto, il silenzio rosicchia uno stipite.</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i>L'arte
è così: si parla con sé, mano a mano, in soliloquio fittizio,
seguendo una prassi, una legge non scritta che dice ad ognuno: “È
notte, ci amiamo!”</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
L'esistenza
non è soltanto un mistero. C'è un linguaggio celato in ogni strato,
in ogni frangente. Questi alfabeti noi frequentiamo. Se siamo
disciplinati, li assimiliamo. Allora, possiamo dedurre delle regole
ricorrenti: biologiche e logiche, sociali e comportamentali,
espressive e creative, comunicative tutte. Se talentuosi, impariamo
ad amalgamare. In questo modo, l'opera è un ingranaggio che gira e
che si sorregge: funziona, serve, unge, si presta.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
L'acquisizione
di stile è un atto retorico? La risposta sta nella domanda, punto
interrogativo compreso. Segno, invito, distacco. Non confondiamoci:
pratichiamo questo quesito nella sospensione di una vita temporale,
nella curva dell'evento, setacciando stendendo plasmando con spirito
di cercatori d'oro ed alchimisti. L'intervallo ha rilasciato il
proprio alone: l'incedere è più cauto, ormai, a sapere che si può
rivivere l'intera traversata di passaggio. Avere ricreato la pasta
dell'arte attraverso un nuovo macchinario: pachiderma e corazza,
insieme, telaio ed arazzo. Attendiamo e non aspettiamo il ritorno
d'un uguale lavorìo, costante o momentaneo. Il risultato è questo
ricordo di sé, rievocazione: parte indispensabile al cambiamento,
carburante e dispositivo, nel medesimo tempo, della trasformazione.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ivan
Fassio</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOsC04kGoBavFUyvwNKssjMZzbKu-v44b3enSac1vKB7L8FjfZuBnsUTO2Rw-go0oYLhEdexYJ_YgboV1R31c2wNGoK83VGJzGs8JbrwrK_mlwfLMkFVNXOZb9lWoCClvm90mCF8LHni5D/s1600/17101175_1369738646433447_945987561_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOsC04kGoBavFUyvwNKssjMZzbKu-v44b3enSac1vKB7L8FjfZuBnsUTO2Rw-go0oYLhEdexYJ_YgboV1R31c2wNGoK83VGJzGs8JbrwrK_mlwfLMkFVNXOZb9lWoCClvm90mCF8LHni5D/s320/17101175_1369738646433447_945987561_o.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-44850965527974827862017-03-03T06:56:00.001-08:002017-03-03T07:03:44.388-08:00Opporre Opposizione<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><i>Induzione
Teorico-Creativa di Ivan Fassio</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><i>per
l'operazione visiva di Elisa Camurati, Chiara De Cillis, </i></span><br />
<span style="font-size: 13pt;"><i style="font-size: 13pt;">Davide
Galipò,</i> </span><i style="font-size: 13pt;">Enrica
Merlo, Renata Bolognesi,</i></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><i>per
lo spazio di Cecilia Gattullo e Piera Romeo</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La fotografia ci obbliga
a riprenderci, per riconoscerci, anche se ritagliata da un giornale,
per quotidiana opposizione allo scorrimento logico, imposto
necessario, in comoda abitudine: così ci lega al nostro io, cauta
libertà. Di noi rimane appena, tuttavia, il ritratto sbiadito, mal
incorniciato, in sospensione lenta, temporale. Ammaccati, siamo
costretti a disfarci delle figure, a stare fermi, in precarietà, a
rimuginare.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La ricerca intellettuale
per l'estetica novità ci acceca di fronte all'intrinseca bellezza,
quale atto di viltà: creatività, sentimento, verità? Occorre
scegliere una via e raccogliere la forza. Poi, colmi di energie,
potremo dire. L'autore e il lettore sono ormai legati da
un'incomprensione giocosa, che non dà vertigine soltanto se ci si
lascia abbandonare: ciò che ci legge e ci scrive è il tassello
mancante: la pura sostanza, la preziosa inanità.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Una musica soddisfa
un'esigenza, talvolta. E il desiderio genera i sogni, le azioni e i
bisogni, necessità dipendenza. Per questo, è nato lo spartito, in
quanto spirito segnico, senso grafico verso esecuzione, quasi
alchemica trasformazione in progresso e a ritroso. Limite verbale,
infine, per germogliazione di capacità, talento, irraggiungibile
perfezione.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La produzione di
significato ci fa capire che la scelta è una scheggia di mina utile
a ferire ed uccidere altri dai caduti sul campo. Fuori da noi, la
battaglia è un prato di erica. Si ride così - lo slancio rinnovano
- di guerra come di un fiore, tra gli steli delle parole, sostegno
dei petali: capriole sul prato.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il potere delle
coincidenze risulta e risalta dall'isteria collettiva che, volenti,
rispecchiamo e, nolenti, riassorbiamo e rigettiamo. Cammineremmo a
testa in giù, sul soffitto della rimessa in cui viviamo, pur di
guarire dalla malattia. E l'indomani sapremmo ripartire con un misto
di sorpresa e di terrore. I poeti sono spaventati, provando un tale
movimento sussultorio. Scrollati dai ponti delle idee, affacciati
alle balaustre del terremoto. Tenendo duro, restano, nella peggiore
delle ipotesi, in quanto tramiti della tensione, i fili che
depositano al sicuro la corrente: crasi minima evidente.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Un giorno la produzione
supererà di gran lunga ogni necessità e l'uomo ne avrà abbastanza:
s'accorgerà della vita, che lui stesso aveva scordato quando
l'incubo del lavoro l'aveva soggiogato, assuefatto. Allora, l'arte
sarà esistenza e niente di più – fare, disfare per nascere,
crescere, amare, morire.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Le curve son lunghe. La
Storia è una strada? Portiamo con noi una manciata d'immagini,
originali, stampate, copiate, dattiloscritte, tirate in illimitata
probabilità. Spendiamole bene per l'ultima volta. Non piangiamo,
abbracciamoci, ché tanto son rose: di tutti i colori.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ivan Fassio</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIC8KsRJ5DJpJWNmDIeeJaDIllmF7cUeXXs5OQ7k49NSaadA0VQBRNwBu32PrZt7oo9kedjfKNZP_haD2hqP4sRW5HIWwl_KkEGsn412MuC7OHuKqtbzB_wJuJfPXJnTAlVDDHgwQiW6Uo/s1600/Opporre+Opposizione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIC8KsRJ5DJpJWNmDIeeJaDIllmF7cUeXXs5OQ7k49NSaadA0VQBRNwBu32PrZt7oo9kedjfKNZP_haD2hqP4sRW5HIWwl_KkEGsn412MuC7OHuKqtbzB_wJuJfPXJnTAlVDDHgwQiW6Uo/s640/Opporre+Opposizione.jpg" width="640" /></a></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-72729428915806506782017-02-05T03:01:00.001-08:002017-02-05T03:02:17.349-08:00<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 20pt;"><i><b>Le
Età</b></i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16pt;"><i>Il
Sonno della Materia</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
a cura di Amalia de
Bernardis + Ivan Fassio</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><i>con
il Patrocinio della Città di Torino</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
Inaugurazione domenica 5
febbraio dalle 18,30</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
fino al 26 febbraio:
mar.-ven. 18.30-20.30 / sab.-dom. 17.00-20.30</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
Cripta della Chiesa di San
Michele Arcangelo</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
Via Giovanni Giolitti, 44</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
Torino</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><b>Silvia
Beccaria, Vadis Bertaglia, Andrea Chidichimo, Vanessa Depetris,
Luciano Gaglio, Veronica La Greca, Andrea Massarelli, Ester Pairona,
Cosimo Savina, Silvia Vaula</b></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
Catalogo Raineri
Vivaldelli Editore</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Scultura, pittura,
fotografia, installazioni, tecniche miste per una riflessione sulle
età dell'uomo, sull'evanescenza e corporeità della materia, sulla
ciclicità di corsi e ricorsi. </b></i>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Testi dedicati ad
ogni artista ed all'allestimento saranno sviluppati in itinere. </b></i>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i>Oh,
le mie scritture ingranate</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i>Nel
circolo delle creature!</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i>Simili
a luce, ma eterne,</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i>Si
svelano a tutti, donate,</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i>Perché
tu possa vederle.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i>
</i></span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 11pt;">Due
poteri ci abbattono, due Soli: la creazione e la libertà. La domanda
è un'illuminazione, dove germoglia perpetua un'alba doppia,
ugualmente caricata ai poli, calamitata calamità. Se per tremore
guardiamo in alto, una risposta sta sugli alberi, quali creature
vicine alla perfezione. Al di là delle strutture del labirinto,
necessità comunitarie, perplessità di trama, la soluzione
dell'artista è, talvolta, il volo. Volontà di scavalcare, cecità
consumata, peccato originale. Certo, si deve essere cauti, quel tanto
che ci basta e per quanto sempre occorre, ché l'unicità è azione
possibile e dovuta. Qui, la pratica è messaggio, mai più stile,
bensì passaggio.</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 11pt;">
</span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>Io,
come te, ho visto le mete allontanarsi, cedere un passo al secondo
nell'allarme dell'esistenza: scogliere del cielo dove ogni istante
s'infrange. Tutte le stelle ho ascoltato spegnersi, soffocate su
solai ammantati di fieno. L'incendio sciogliersi e la morte rivivere,
la fame infinita. Certo, occorre stare così, tanto giovani, perché
le nostre braccia non trascinino mai più un'immagine cara. Forse, da
qui passa soltanto, di nuovo ed ancora, la sicura eternità
dell'umano. Saperlo è esserci, almeno, per quell'attimo cavo: una
vita ci basta.</i></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;">Poi,
con la barca a remi<br />E quella a vela,<br />L'uomo cominciò a
cucire<br />Le parole sulla Terra,<br />Scoprendo l'uso della tela.<br />Per
me, che non so nuotare,<br />Questa Storia è proprio bella. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY">
<br />
<br /></div>
<br />
<div align="RIGHT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;">Ivan
Fassio + Amalia de </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;">Bernardis</span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdJwuPtd4EtME3-HdsbOhQxnVQ9KmMCthlBu694r2mXmnfsDAYhtWDuSRWyUIAPDgxjM_lBU2DW-6x2WgvaTDvbJBWOm2ckbOGUOirDyvZwGJxxsAfZAvdY37RyjvWzgcfI9umwJlFXh5F/s1600/16388964_1333228340084478_1704519179_o+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdJwuPtd4EtME3-HdsbOhQxnVQ9KmMCthlBu694r2mXmnfsDAYhtWDuSRWyUIAPDgxjM_lBU2DW-6x2WgvaTDvbJBWOm2ckbOGUOirDyvZwGJxxsAfZAvdY37RyjvWzgcfI9umwJlFXh5F/s320/16388964_1333228340084478_1704519179_o+%25281%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="RIGHT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-88485701521730602162016-12-12T05:18:00.001-08:002016-12-12T05:19:28.503-08:00Evento Avvento. GoTo Gallery <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZGTKh7yPI4ZKZYi0qvrto3JUKFTdVsw_nNeeKoVg7X3kg7gk1MwZD-vqZCK4LqIPdWYZJzjOIzVpnX1PIvAZyDYjHTq9rCl5UY8_Rd9EuA4tANV6jgO3_Vw2QlKXtFiSgINatC4WHvpM3/s1600/Evento+Avvento.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZGTKh7yPI4ZKZYi0qvrto3JUKFTdVsw_nNeeKoVg7X3kg7gk1MwZD-vqZCK4LqIPdWYZJzjOIzVpnX1PIvAZyDYjHTq9rCl5UY8_Rd9EuA4tANV6jgO3_Vw2QlKXtFiSgINatC4WHvpM3/s320/Evento+Avvento.png" width="320" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><b>Evento Avvento</b></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><b>Esposizione ad Arte</b></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 15pt;"><i>a
cura di Antonella Goto</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 15pt;"><i><br /></i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;">Tina
Ciravegna, Marco Corongi, </span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;">Vanessa Depetris, Flavio Fassio, </span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;">Cecilia
Gattullo, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;">Tiziana
Inversi, Andrea Massarelli, Maria Antonietta Onida, </span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;">Ester Pairona, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;">Gabriele
Pino, </span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;">Luna Potenziere, Cosimo Savina</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Inaugurazione
venerdì 9 dicembre, dalle 18,30. In galleria, fino al 21 dicembre,
soluzioni e progetti innovativi legati a incisione e pittura,
fotografia e video, artigianato e design, illustrazione e fumetto,
arte digitale.</i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>GoTo
Gallery</b></span></span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13pt;">via
Giorgio Bidone, 16</span></span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13pt;">10125
Torino</span></span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br />f</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 13pt;">ino
al 21 dicembre 2016, tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle
19 e su appuntamento </span></span></span>
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: medium;">Evento
Avvento. Esposizione ad Arte, a cura di Antonella Goto, dal 9 al 21
dicembre 2016 a Torino presso la GoTo Gallery di via Giorgio Bidone
16.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: medium;">Soluzioni
e progetti innovativi legati a incisione e pittura, fotografia e
video, artigianato e design, illustrazione e fumetto, arte digitale.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: medium;">In
mostra, a cura di Antonella Goto: l'illustrazione di Gabriele Pino,
le tecniche miste di Andrea Massarelli, i porta-foto
anatomico-sensoriali di Vanessa Depetris, la produzione eclettica di
Ester Pairona, il segno inconfondibile di Maria Antonietta Onida, le
eleganti e suggestive incisioni di Tina Ciravegna, i dipinti
metafisici di Tiziana Inversi, la pittura e la video-art digitali di
Flavio Fassio, i quadri e i singolari gioielli in maizena di Luna
Potenziere, le fotografie degli scorci urbani di Marco Corongi, la
sinestesia in analogico di Cosimo Savina, le trasposizioni su borse e
sciarpe dello stile astratto e onirico di Cecilia Gattullo.</span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "open sans" , "arial";">Inaugurazione
venerdì 9 dicembre, dalle 18,30</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "open sans" , "arial";">tutti i giorni 11-13 e 15-19</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "open sans" , "arial";">Maertedì 13 e mercoledì 14 dicembre orario continuato dalle 11 alle 16</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "open sans" , "arial";">info:
Ivan Fassio 3382270563 </span></span><span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="mailto:ivan.fassio@gmail.com"><span style="font-family: "open sans" , "arial";">ivan.fassio@gmail.com</span></a></u></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "open sans" , "arial";"><span style="font-size: small;">
</span></span></span>
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "open sans" , "arial";">Antonella
Goto 3397898794</span></span></div>
<br />
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-67571536258403085372016-11-19T12:08:00.000-08:002016-11-19T12:17:40.381-08:00PHOTOSHOT. Fotografia in Posa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGsXGZolmSowwNT6xTMOxwMH4rHHEP-EFDx7LTGQZ4byCUB-BR9mDDlEn5qaWdFy_f3pyykS0WuVy9KlkdR-ioq7zBbK3CivoUOdL-RAQ0vehtAwfJ3xjATeqJUjRYkUBPacLGwBR2cA5O/s1600/Photoshot.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGsXGZolmSowwNT6xTMOxwMH4rHHEP-EFDx7LTGQZ4byCUB-BR9mDDlEn5qaWdFy_f3pyykS0WuVy9KlkdR-ioq7zBbK3CivoUOdL-RAQ0vehtAwfJ3xjATeqJUjRYkUBPacLGwBR2cA5O/s320/Photoshot.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;"><b>PHOTOSHOT</b></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;"><i><b>Fotografia in posa</b></i></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">23-24-25 novembre 2016</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">dalle 17 alle 23</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Doctor Sax_murazzi lato sx</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i>a cura di Amalia de Bernardis e Ivan Fassio</i></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Simone Mussat Sartor, Sebastiano Pellion di Persano, Ornella Rovera,</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Luciano Gaglio, Roberta Toscano, Armando Riva, Silvia Vaula, AndreaRoccioletti,</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Greta Bertino, Cosimo Savina, Isabella Indiesigh, Hermann Reiter, Ester Pairona, Daniele D'Antonio, Gigi Galli, Andrea Massarelli, Vincenzo Bruno,</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Adriano Paltrinieri, Migi Catacchio, Rossella Ferrero, Gepe Cavallero,</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Marco Lavagetto, Raffaella Dal Toso, Vanessa De Petris,</span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Roberto Napolitano, Enrico Carpegna, Alex Kova, Fabrizio Bertoldo</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Dal 23 al 25 novembre 2016, al Doctor Sax, storico locale sul lato sinistro dei Murazzi di Torino, dove già negli anni Settanta la fucina dell'avanguardia musicale e artistica torinese elaborava commistioni e provocazioni, arriva </span><span style="font-size: small;"><i>PHOTOSHOT</i></span><span style="font-size: small;">, libera esposizione di opere di artisti fotografi, per un'elaborazione di un grande scatto di gruppo collettivo nella Torino </span><span style="font-size: small;"><i>underground</i></span><span style="font-size: small;">. Qui, dove le correnti sotterranee e i gruppi votati alla sperimentazione preparavano la loro ascesa sulla scena indipendente nazionale e internazionale, la mostra</span><span style="font-size: small;"><i>PHOTOSHOT Fotografia in Posa </i></span><span style="font-size: small;">vuole far</span><span style="font-size: small;"><i> </i></span><span style="font-size: small;">rivivere lo spirito dell'incontro, la possibilità di inedite collaborazioni, la tensione multidisciplinare che anima immagine, teatro, poesia, musica. Una foto di classe, tutti in posa e, insieme, un sorso, un assaggio di libertà: per ripetersi, modificati dal confronto, nello stesso luogo e in altri momenti e situazioni. Per aprire, puntare e fissare l'obiettivo futuro!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Un'installazione a muro di più di venti opere fotografiche di artisti di diverso stile e provenienza, per un allestimento polifonico che sarà protagonista e, allo stesso tempo, scenario di una serie di eventi artistici: lo spettacolo teatrale </span><span style="font-size: small;"><i>A.T.</i></span><span style="font-size: small;"> di Martina Manera, le voci dei poeti torinesi con </span><span style="font-size: small;"><i>RADIOBLUENOTE – Mixtape di</i></span><span style="font-size: small;"> </span><span style="font-size: small;"><i>Poesia </i></span><span style="font-size: small;">e l'atto poetico </span><span style="font-size: small;"><i>Induzioni Interrotte </i></span><span style="font-size: small;">a cura di Davide Bava per la serata del 25 novembre dalle 21.00.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;">Mise en abyme, fotografia pre-testuale per uno scatto di gruppo in un locale storico, il Doctor Sax, sulle orme delle avanguardie musicali, teatrali, visive e poetiche degli Anni Settanta e Ottanta. Una foto di classe, ricognizione generazionale, </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;"><i>PHOTOSHOT</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;">, per mezzo dell'applicazione concreta, nel lavoro di allestimento e libera associazione sensibile e iconografica, di una serie di giochi del linguaggio, guizzi, motti di spirito, finalizzati a composizioni collettive che sembrerebbero trarre impulso dalla stessa capacità polisemica della parola </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;"><i>shot</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;">: inquadratura, scatto, sorso, sparo e colpo.</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;"></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;">La fotografia, fondandosi necessariamente all’interno della dialettica tra atto irripetibile e memoria, basa sulla contraddittorietà il proprio carattere di arte contemporanea per eccellenza. Mostrandoci ciò che è stato, non soltanto conserva, ma ci fa percepire la caducità di ogni istante. La vita si estingue nel momento immortalante, si congela: ne rimangono le infinite possibilità di lettura, i diversi livelli di interpretazione.</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;"></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;">Per abitare le nostre coscienze, in questo modo, ogni creazione potrà produrre una trascendenza, attraverso il baratro significante della simulazione e della scommessa linguistica, della finzione dissimulata, del progetto iniziale svelato e riproposto con ironia, autenticità, vivacità. Nell’attesa dell’avvento di queste condizioni, l’opera si porrà come fatto ludico e teatrale, musicale e poetico, da vivere insieme sul momento, in dialogo e confronto proficuo tra tematiche, forme, contenuti riaffioranti. Salvaguardando il proprio orizzonte, svincolandosi dall’alternarsi delle stagioni, l'immagine conquisterà, tanto pazientemente quanto liberamente, il proprio spazio nella percezione di ogni futuro spettatore.</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 10pt;"></span></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;">Ivan Fassio + Amalia de Bernardis</span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCjyAJCp_pomGKnNIfIeGKV7ExmrAK1x-nJfuhdjv3s8o9fmMIVc9HxQd6dOzsLX1FT0i5r-TKPynACF096vgGKO0lzOk1Bex2hyphenhyphenIyVdRbwnapC1cmdFDGzsu9LImY2qnnwvXP8xTppx4G/s1600/Simone+Mussat+Sartor+per+PHOTOSHOT.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCjyAJCp_pomGKnNIfIeGKV7ExmrAK1x-nJfuhdjv3s8o9fmMIVc9HxQd6dOzsLX1FT0i5r-TKPynACF096vgGKO0lzOk1Bex2hyphenhyphenIyVdRbwnapC1cmdFDGzsu9LImY2qnnwvXP8xTppx4G/s400/Simone+Mussat+Sartor+per+PHOTOSHOT.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Simone Mussat Sartor per PHOTOSHOT<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-19895384515012898722016-10-21T01:43:00.000-07:002016-10-21T01:43:33.441-07:000.0_dialogo sulla fotografia contemporanea<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmO8SQ2StX_YM0Hb6RwQHVzFND_s6BIbnOFknE5drSpTB1CRR_rLpl6BhAMlJTlpWWObJ_Es5hbu0D9Cv_vQ6kJLgdBlVj8WFGU3uPJJqSIuDLq2geslLh_5Ydrz9gnOVrVkOW0f4slqLc/s1600/0.0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmO8SQ2StX_YM0Hb6RwQHVzFND_s6BIbnOFknE5drSpTB1CRR_rLpl6BhAMlJTlpWWObJ_Es5hbu0D9Cv_vQ6kJLgdBlVj8WFGU3uPJJqSIuDLq2geslLh_5Ydrz9gnOVrVkOW0f4slqLc/s400/0.0.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><b>a
cura di amalia de bernardis + ivan fassio</b></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Una
Mostra con </b></span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Greta
Bertino, Davide Bonaiti, Vincenzo Bruno, Fulvio Colangelo, Marco
Corongi, </b></span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Marco
Da Rold, Gigi Galli, Andrea Massarelli, Ester Pairona, Adriano
Paltrinieri, </b></span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Hermann
Reiter, Cosimo Savina, Roberta Toscano, Erminio Vanzan</b></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>GoTo
Gallery</b></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>via
Giorgio Bidone, 16</b></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Torino</b></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Inaugurazione
venerdì 28 ottobre 2016 ore 18.30<br />fino al 10 novembre 2016<br />tutti
i giorni dalle 12 alle 16, in altri orari su appuntamento<br />ingresso
libero<br />per informazioni<br />3484612543 – 3382270563</span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>La sfaccettatura è,
di fatto, precisa: tagliata dal tempo ché, sicura, è diventata più
lenta la mano. Se oltre si pone, o di fronte, lo scavo cercato per
quel che non c'è, d'immediato, sul senso; sondare si deve, di
fianco, la parte da dove, ignoto, nessuno è mai stato al presente:
allora sapere è un bisogno. Così nasce la scienza. La fotografia
illumina i sogni, quando sotto son scritte le ossa. Dalle arcate già
rotte, che spendono cerchi di luce, allo sguardo curioso di chi morti
un milione ne piange, stanno i forti a sperare preziosa la roccia.
Questa, una volta spezzata, un po' prima ghiacciata, sulla cima
dell'angolo, resta visione: era materia più corta, ma anima cruda,
anche com'era in miniera: c</i><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>arbone.</i></span></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>i.f.</i></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">I)</span></span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Catturare,
allo stesso tempo, il soggetto e il suo travaglio: gli accenni di
tutto il tempo passato e il mistero della nascita, l'enigma del
divenire. È il compito del ritrattista, la battaglia dell'artista.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
pratica estetica, continuamente, fa immagini: nella scrittura, nella
musica, nella pittura. Questa creazione non ha nulla a che fare con
fantasia o ricordi, con determinazioni necessariamente sensibili. Al
contrario, la figura può essere intesa e percepita nella nudità di
un concetto, nel sentore di una predizione, nella purezza di un
contenuto, nel funzionamento di una formula: è la rappresentazione
che rimane impressa nelle profondità encefaliche, che solca il
nostro inconscio. La fotografia, in quanto trascrizione della luce,
ci dà sempre a priori un'illusione di verità, richiedendoci una
sospensione dell'incredulità. Sebbene non possa essere definita in
termini di verosimiglianza, poiché ogni scatto presuppone una scelta
di inquadrature e sottintende un punto di vista, essa richiede un
assenso preventivo. I dipinti, nel corso del secolo, ne hanno
succhiato l'illuminazione, assimilato la definizione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="break-before: page; line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">II)</span></span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
riconoscibilità del nostro profilo è il risultato di un compromesso
tra spirito e vita. Paghiamo il conto, per tanta consuetudine, ad
un’economia che ci piega: percepiamo, in questo modo, ciò che
conviene, inconsapevolmente. Come per un nome, la figura si fa
linguaggio – ci chiamiamo attraverso i lineamenti sgrossati,
utilizzando le fattezze stilizzate. Ci somigliamo definitivamente,
diventiamo noi stessi e coincidiamo con le sommarie parole che ci
definiscono: le nostre generalità, appunto. Ci rincorriamo nel
deserto come nella fotografia, tanto nella città concreta quanto
nella parcellizzazione informatica, eludendo il tremendo pericolo
della scena impossibile, del gesto inconcludente,
dell’irriconoscibilità del cambiamento radicale. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">III)</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">L’opera
d’arte nasce al servizio di un rituale. Tenta di scongiurare la
morte e proteggere l’attimo dallo scorrere del tempo. Per abitare
le nostre coscienze e per scavare nel nostro linguaggio, in questo
modo, ogni creazione deve produrre una trascendenza. Nell’attesa di
questo avvento, l’opera si impone come fatto spirituale: gioco,
teatro, religione. Salvaguardando il proprio orizzonte
dall’alternarsi delle stagioni, conquista pazientemente il proprio
spazio nella percezione di ogni possibile –futuribile –
spettatore. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
fotografia, nel suo fondarsi all’interno della dialettica tra atto
irripetibile e memoria, basa sulla contraddittorietà il proprio
carattere di arte contemporanea. Mostrandoci ciò che è stato, non
soltanto conserva, ma ci fa percepire la caducità di ogni istante.
La vita si estingue nel momento dello scatto, si congela: ne
rimangono le infinite possibilità di lettura, i diversi livelli di
interpretazione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Dall’immagine
fotografica, allo stesso modo, si libera l’incolmabile divario tra
vita e eternità. Amore e morte restano le facce di una stessa moneta
nella fatalità dell’atto sacrificale, nel gioco della sensualità,
nel fascino o nella disarmonia del gesto teatrale. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="RIGHT" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ivan
Fassio</span></span></div>
<div align="RIGHT" style="break-before: page; line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-35915727447953338602016-10-14T15:28:00.007-07:002016-10-14T15:33:29.185-07:00Videoinstallazioni di Sandro Sandri. In attesa di FIATO @ Doctor Sax, 26-28 ottobre 2016<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg61SwwXrazRLrlIjxR0GmuzV8Yju2JGHLXzxYSChfdAdEQXmgALvStT8Un4J_Wdns9EQ7eKH5LyrvpZjCEJst5Etbx231PaMUULo2mp44decTqGfC6A0BD5XVyDis-hR_iiq1Kaf10LNSS/s1600/ancestrale1.bmp" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg61SwwXrazRLrlIjxR0GmuzV8Yju2JGHLXzxYSChfdAdEQXmgALvStT8Un4J_Wdns9EQ7eKH5LyrvpZjCEJst5Etbx231PaMUULo2mp44decTqGfC6A0BD5XVyDis-hR_iiq1Kaf10LNSS/s640/ancestrale1.bmp" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sandro Sandri, still from video, Corpus n°1 - Parte 2<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large; text-align: justify;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 15pt;"><span style="color: black;"><i>In
occasione dell'imminente FIATO</i></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 15pt;"><span style="color: black;"><i> - videoinstallazioni di Sandro Sandri
- azioni visive - improvvisazioni - </i></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 15pt;"><span style="color: black;"><i>dal 26 al 28 ottobre 2016</i></span></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 15pt;"><span style="color: black;"><i> presso
il Doctror Sax, murazzi lato sx, Torino, </i></span></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 15pt;"><span style="color: black;"><i>riproponiamo un testo
dedicato ai video di Sandro Sandri </i></span></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 15pt;"><span style="color: black;"><i>presentati al Doctor Sax a giugno
2016 per Corpus n°1 Parte 2</i></span> </span></span>
</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;">Col
tempo costruiamo un moto scandito da palpiti e sussulti. Erigiamo un
ritmo su imperfezioni così capillari, che una lucida e distinta
percezione basterebbe a farci ricredere sulla plausibilità di ogni
costruzione di pensiero. A questo modo, il mondo si distribuisce
lentamente e affettivamente al nostro interno, allineandosi ad una
retta giustificatoria, immaginaria nella migliore delle ipotesi.
Così, nella notte dei tempi, i profeti iniziarono i loro lunghi
periodi con tutte le locuzioni della lontananza. Proprio come noi,
comunicativi per difetto, che oggi li celebriamo con devozione mista
a disincanto: siamo tornati genitori di mancanze, nostalgie,
malinconie.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;">Ecco
che dal mestolo dell'antenato cola ancora un flusso insperato di
calore, assurdo refrigerio per l'esofago di ogni condannato.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;">Come
avevamo predetto, il creato è invece una fusione sintetica, dove la
soluzione più semplice è inevitabilmente adottata: a partire dalla
luce per le stelle, transitando dal magma fino alla terra, spigolo
consunto di roccia, calco della carne, incubatoio delle acque.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
Ivan Fassio per Sandro Sandri, Corpus n°1 Parte 2, 2016, a cura di Amalia de Bernardis + i.f.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_k_rJW8VTjFT1lUlUi1IGRhw-SG3Th2s8yTS43WT6ctFbsJ5JOAKPJe3Knto_N-enC5hYtKmaMhh7X3WDPgLZ2UdzAg3iSp4Xh45ATuphT9AZIc9yW1hhf1IV0rCFABQZFGD1jIFqfFn6/s1600/ancestrale4.bmp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_k_rJW8VTjFT1lUlUi1IGRhw-SG3Th2s8yTS43WT6ctFbsJ5JOAKPJe3Knto_N-enC5hYtKmaMhh7X3WDPgLZ2UdzAg3iSp4Xh45ATuphT9AZIc9yW1hhf1IV0rCFABQZFGD1jIFqfFn6/s320/ancestrale4.bmp" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-77889673573217886872015-04-05T02:45:00.004-07:002015-04-05T02:45:34.340-07:00L'Arte e la Primavera<div align="CENTER" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Una
Ballata in Tre Strofe per Rossana Campo</i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
bellezza dell’età di giovinezza è un po' una primavera: il vento
forte rovescia il verde delle foglie. Dando il dorso, queste rivelano
dell’albero un lato misterioso: che pare bianco di paura...</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
Questo percepivo nell'infanzia e, più avanti, nell'adolescenza:
allora, era dura introversione, quando vivevo in piena campagna,
nell'inquieta incoscienza di ragazzo...</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Due settimane fa, al
Caffè degli Artisti di Torino, mi s'avvicina una bambina di tre
anni. Mi dice del suo sogno di strozzare il fratellino e farlo a
pezzi. Mi parla della morte: si prenderà cura del cadavere
condendolo col vino, un po' di zucchero, le violette del pensiero,
per infornarlo, infine, a mo' di sepoltura. La cottura durerà il
tempo d'un funerale, d'una processione. Il piatto, presentato in
tavola tutto bruciacchiato, farà ridere! Dell'amore la bimba non
racconta. Se, incuriosito, chiedo spiegazioni, fa una smorfia e si
pulisce la bocca, si stizzisce. Bleah, che schifo! </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">I corpi, a
quell'età, sembrano fatti per essere indagati, con quel misto
d'interesse e repulsione: l'erotismo. I peli ed i capelli, perché li
possediamo? Se ci sono già gli ombrelli e i pantaloni, sarebbe ora
d'emanciparsi e farne a meno. A che cosa serve un mignolo? Quale
mistero s'annida negli organi che abbiamo? </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Io vago con la
mente: “Da ragazzo amavo l'arte e la scrittura, ma non subivo
ambienti soffocanti intorno a me: sapevo respirare, raccontare,
colorare! A Torino non so stare, vorrei un evento nuovo, innocente,
un'esposizione </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>personale</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">!”...
e penso ad una mostra di dipinti creati dai bambini, intitolata
“Corpi crudi, corpi cotti”, da presentare in galleria, sul valore
delle pance e delle braccia, sulle case e l'abitare, sui fiori senza
nome, sulle rose e sulle viole: le più riconoscibili e facili da
ricordare. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Per coincidenza, il
giorno dopo, Emanuela mi invia un testo su Rossana Campo. Mi ricordo,
rileggendolo, che per scrivere e inventare c'è ancora chi utilizza
le emozioni. C'è ancora chi si avvale di grammatiche istintive,
ricavate dalla propria biologica esperienza, nativa e </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>personale</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">,
per indicare con stupore la zona sottostante alla superficialità
dell'ordinario, per immergersi nel flusso della civiltà
contemporanea e ripescare dal fondale la libertà dell'uomo puro.
Rossana Campo non disegna come una bambina, ricorre all'immaginario
sorgivo dell'infanzia – che in sé tutto contiene: la nascita e la
morte, gli incontri ed i rapporti, il timore e la speranza – per
filtrare nei colori la forza di una semplice domanda: il perché
dell'esistenza. Allora, prima di iniziare uno scritto su queste opere
empatiche e perturbanti, ironiche e sincere, ho deciso che andrò a
Genova, in una sera d'aprile, per osservarle alla Galleria Pinta, con
la scusa dell'arte e del vento di primavera...</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</div>
<br />
<div align="RIGHT" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ivan Fassio</span></div>
<div align="RIGHT" style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLDKC0hUKeOSrMsI-fuHwmHWif7pvBRv9NrX7xfbMY9JJMRh7HmU5_6jSgJ57u5vHYhbXv9H1EZvDHgnoKuRR7vNVQojAyq0vhyphenhyphenUOIIWzJm-4hHgzjFUBirW4Cu9tpbPTh34JlGNkMg8ru/s1600/Rossana+Campo,+L'Olimpia%2Be%2Ble%2BAltre%2C%2BGalleria%2BPINTA%2C%2BGenova.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLDKC0hUKeOSrMsI-fuHwmHWif7pvBRv9NrX7xfbMY9JJMRh7HmU5_6jSgJ57u5vHYhbXv9H1EZvDHgnoKuRR7vNVQojAyq0vhyphenhyphenUOIIWzJm-4hHgzjFUBirW4Cu9tpbPTh34JlGNkMg8ru/s1600/Rossana+Campo,+L'Olimpia%2Be%2Ble%2BAltre%2C%2BGalleria%2BPINTA%2C%2BGenova.jpg" height="640" width="436" /></a></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-align: center; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo9bzIAYFqBk6JhOJ9cG7HUlnX_jVk5CiVEgH2HJkEMo-x9NPbmLIAykU0pmRs5vpg99JtoNwmUeA4s7P6KRufI6AoImxgR9Kd5x76KRA93iuy2IXZUeP0LQCLSWqT9e5ghUFksbmvN53O/s1600/Rossana+Campo,+courtesy+Emanuela+Ruggeri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo9bzIAYFqBk6JhOJ9cG7HUlnX_jVk5CiVEgH2HJkEMo-x9NPbmLIAykU0pmRs5vpg99JtoNwmUeA4s7P6KRufI6AoImxgR9Kd5x76KRA93iuy2IXZUeP0LQCLSWqT9e5ghUFksbmvN53O/s1600/Rossana+Campo,+courtesy+Emanuela+Ruggeri.jpg" height="640" width="458" /></a></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-align: center; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwJimmk5dk4duMiUloG1ilicXf0QCA7_jzif4jzvdju6WkXhpyqw96Ua2ZdcXFKtlvg6wSJg-vOI0gvSy5ZfXAlBRIldltC6J256czsGEEh0k8ACbUgwEjKMQ_Vx86rIIyg5jBzPHvvpY0/s1600/Rossana+Campo,+L'Olimpia%2Be%2Ble%2BAltre%2C%2Bcourtesy%2BEmanuela%2BRuggieri%2C%2BGalleria%2BPINTA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwJimmk5dk4duMiUloG1ilicXf0QCA7_jzif4jzvdju6WkXhpyqw96Ua2ZdcXFKtlvg6wSJg-vOI0gvSy5ZfXAlBRIldltC6J256czsGEEh0k8ACbUgwEjKMQ_Vx86rIIyg5jBzPHvvpY0/s1600/Rossana+Campo,+L'Olimpia%2Be%2Ble%2BAltre%2C%2Bcourtesy%2BEmanuela%2BRuggieri%2C%2BGalleria%2BPINTA.jpg" height="640" width="451" /></a></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-align: center; widows: 2;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-79557801238150949432015-01-20T00:23:00.001-08:002015-01-20T00:23:39.581-08:00P R E L U D I O A U R O R A L E<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Esposizione
Combinatoria a cura di </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Ivan
Fassio</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i><br /></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Coordinamento
di </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Pintapiuma</i></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Con
</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Paola
Bisio</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>,
Alessandro Cavalli, </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Giovanna
Cavallo</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>,
</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Jean-Paul
Charles</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>,
</i></span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Walter
Di Giusto, </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Agnese
</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Gem
TS, </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Tiziana
Inversi</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>,
</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Bartolomeo
Migliore</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>,
</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Bruno
Repetto</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>,
</i></span></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Roberta
Toscano</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>,
</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Max
Valle</i></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Inaugurazione:
sabato 23 gennaio 2015, 18:00</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">fino
al 23 febbraio</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">dal
martedì al venerdì: 16 - 19</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Galleria
PINTA</i></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Via
Borgo degli Incrociati, 72 rosso</i></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>16137
Genova</i></span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span><span style="color: #141823;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Scrivo
questo testo prima di essermi svegliato, nella pausa tragicomica
inscenata dall'insonnia. Mi rendo conto, rileggendolo, che è banale,
inattuale. Non c'è niente di vero in ciò che viviamo, tranne
l'asincronia necessaria che siamo in grado di ignorare. Allo stesso
modo, niente è plausibile nelle situazioni che sogniamo: magica
illusione, indispensabile scissione. Appesi alla noia che
dissimuliamo, attendiamo ignari. Nulla ci dobbiamo aspettare da
nessuna visione. Realtà è davvero sperare, superare il fenomenico:
l'insorgere fàtico dell'umore animale: dobbiamo dire.<br />Questo
preludio aurorale è l'emersione dal limite esistenziale, dove ciò
che si chiede equivarrebbe a dare, quando ciò che si chiude
converrebbe aprire... Non lo sappiamo e non lo sappiamo fare...
Ordiniamo da una situazione iniziale, profittatori affamati alla
mensa del signore: siamo stati bene e male, siamo in una condizione
da salvare. Qui ci aggrappiamo con unghie insanguinate, ad una tavola
che crediamo imbandita per la nostra vita, per la nostra consuetudine
appagata. Uniche meraviglie destinate alla presenza, costrette a
testimoniare, in dolce affanno alla vista del mare, in trepidante e
ingannatrice commozione, per il triste malanno dell'inquietudine...
Quando mai i tempi cambieranno? </span></span>
</div>
<div align="LEFT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #141823;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Quando
saremo capaci d'inventare!</span></span></div>
<br />
<div align="RIGHT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #141823;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br />Ivan
Fassio</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3v-SQNrfbjkA0HPerWltDZGokFHpWWFdYcrMjTOoAWoQ3vr-QYkjY1w5kxjx7SN3Y98hZh5UCRGBmvaXQC6Q0Eg3s5FDKzYbW7EyOKfpogMwIegTNyF9S_NMQy40AV6auiD72h0MaK_GC/s1600/Paola+Bisio+per+Preludio+Aurorale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3v-SQNrfbjkA0HPerWltDZGokFHpWWFdYcrMjTOoAWoQ3vr-QYkjY1w5kxjx7SN3Y98hZh5UCRGBmvaXQC6Q0Eg3s5FDKzYbW7EyOKfpogMwIegTNyF9S_NMQy40AV6auiD72h0MaK_GC/s1600/Paola+Bisio+per+Preludio+Aurorale.jpg" height="640" width="636" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Paola Bisio per Preludio Aurorale, Il Tappeto Volante</td></tr>
</tbody></table>
<div align="RIGHT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #141823;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"></span></span><br /><span style="color: #141823;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"></span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5AuaIyciPt7fLQLgH8ywpDlT7KqSdVlc1Jtitcg-dsfnSs06TkZP0vGqBlAotYwkdSemJzoKeS7R3Ejo-wyvuSBXeDBa_JdxK1ej5OOjE3k2yPMB2IwArHG7qmXkRHoXfI_fQHEpE4NNi/s1600/Jean+Paul+Charles+per+Preludio+Aurorale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5AuaIyciPt7fLQLgH8ywpDlT7KqSdVlc1Jtitcg-dsfnSs06TkZP0vGqBlAotYwkdSemJzoKeS7R3Ejo-wyvuSBXeDBa_JdxK1ej5OOjE3k2yPMB2IwArHG7qmXkRHoXfI_fQHEpE4NNi/s1600/Jean+Paul+Charles+per+Preludio+Aurorale.jpg" height="640" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Jean-Paul Charles per Preludio Aurorale<br /><br /><br /><div style="text-align: left;">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<span style="color: #141823;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-21361811675363290192014-12-02T12:14:00.003-08:002014-12-03T21:31:41.404-08:00Paolo Lupo alias Demian. La Figura Illuminata<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0.16cm;">
<span style="color: black;"><b><i>Dar Luce alla Luce</i></b></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0.16cm;">
<br />
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0.16cm;">
<span style="line-height: 0.45cm;"><i>Il relitto trascinato da
corrente</i></span></div>
<div align="RIGHT" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0.16cm;">
<span style="color: black;"><i>È fiume e altro e niente:<br />Effetto spaziale,
assimilato<br />Flusso.<br />Viviamo: inabissati in parte<br />Come
artistiche dispersioni<br />Residuali.<br />Abbiamo<br />Oggetti elevati in
dimensioni<br />Di superficie, forma e figurazione:<br />Specificità
tattili, percezioni duali,<br />Linguistici concettuali,<br />Sensitivi
tutti.<br />Dove piste, facce, letti,<br />Piogge, macchie, liste<br />Si
amalgamano e staccano<br />Covano e schiudono,<br />Appariamo noi in
prospettiva:<br />Illuminati estranei<br />Scissi tastieristi
d'organi<br />Universali<br />Confezioni di energie<br />Avanzati pasti in
lampadina<br />Candele per utili decomposizioni<br />Rimasti resti di
soluzioni labili<br />Involucri gracili.</i></span></div>
<div align="RIGHT" style="line-height: 0.45cm; margin-bottom: 0.16cm;">
<span style="color: black;">i.f.</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Catturare,
allo stesso tempo, il soggetto e il suo travaglio: gli accenni di
tutto il tempo passato e il mistero della nascita, l'enigma del
divenire. È il compito del ritrattista, la battaglia dell'artista.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">La pratica estetica,
continuamente, fa immagini: nella scrittura, nella musica, nella
pittura. Questa creazione non ha nulla a che fare con fantasia o
ricordi, con determinazioni necessariamente sensibili. Al contrario,
la figura può essere intesa e percepita nella nudità di un
concetto, nel sentore di una predizione, nella purezza di un
contenuto, nel funzionamento di una formula: è la rappresentazione
che rimane impressa nelle profondità encefaliche, che solca il
nostro inconscio. La fotografia, in quanto trascrizione della luce,
ci dà sempre a priori un'illusione di verità, richiedendoci una
sospensione dell'incredulità. Sebbene non possa essere definita in
termini di verosimiglianza, poiché ogni scatto presuppone una scelta
di inquadrature e sottintende un punto di vista, essa richiede un
assenso preventivo. I dipinti, nel corso del secolo, ne hanno
succhiato l'illuminazione, assimilato la definizione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">Scritture
scintillanti, somiglianti a materia clorofilliana, le </span><span style="color: black;">pitture
di Paolo Lupo in arte Demian sono struttura e contorno, in cui la figura,
illuminata, garantisce un posto ad ogni colore. Tratti curvi, morbidi
o violenti, introducono uno stampo di matrice tattile, la percezione
dei polpastrelli su una foglia sensibile... Da una parte, queste
linee contengono modalità e funzionalità differenti e stranianti
del colore, dall'altra, si elevano allo stato di elementi autonomi,
superfici, volumi delimitanti: sono involucri, scatole, masse
corporee. Il tratto trattenuto insiste ossessivamente sull'inganno
percettivo dell'apparenza umana. I rapporti cromatici, arbitrari,
eccedono sul versante espressivo, includendo l'emozione nell'area
della tela.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">Come
un relitto trascinato da un fiume bianco, tra gorghi e scogliere, lo
spazio restringe e trattiene l'espansione illimitata delle tinte, in
modo tale che questa risulti sospinta o accelerata, sommersa o
recuperata. Lo sfondo è paragonabile a una campitura omogenea e
fluida nella sua unità. In primo piano, i segni ignorano ogni
geometricità: il quadro diviene aereo, e tenta il raggiungimento di
un massimo di luce fissata nell'eternità di un tempo e di uno spazio
monocromi: cromotopìa, cromocronìa... Il contorno, così, non è
quello della Figura, ma trova la dimensione di elemento autonomo,
determinato dall'impressione estraniata di ogni fenomeno. La dea che
ammiriamo, di volta in volta, giustifica il distacco graduale da ogni
immanenza, in produzione seriale di umane formulazione, in processo
continuo di liberazione. È il colore a fornire luminosità:
maieutica della luce in un percorso di intuizioni progressive, in cui
lo stile è generato dalla coscienza della finitezza della nostra
consueta percezione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">Ivan
Fassio</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipY6F4Y95Rp9x-P91P5p9NX59Sif7iCsO_eM_DQNI5x1dK8zC37LUgtyIqizBAnO9-pvxQKaDtPHkcJ3g35wxlcGUbtcxFTZ9nUa1J8csX9lVBR5F_yBWoptQ-xFUlY0k7ystxpyvaqPEF/s1600/Katy,+(Matita%2C%2Binchiostri%2C%2BAcquerello%2Bsu%2Bcarta)%2B2013%2C%2BPaolo%2BLupo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipY6F4Y95Rp9x-P91P5p9NX59Sif7iCsO_eM_DQNI5x1dK8zC37LUgtyIqizBAnO9-pvxQKaDtPHkcJ3g35wxlcGUbtcxFTZ9nUa1J8csX9lVBR5F_yBWoptQ-xFUlY0k7ystxpyvaqPEF/s1600/Katy,+(Matita%2C%2Binchiostri%2C%2BAcquerello%2Bsu%2Bcarta)%2B2013%2C%2BPaolo%2BLupo.jpg" height="640" width="449" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS', Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14.7840003967285px;">"Katy" 70 x 100 (Matita, inchiostri, Acquerello su carta) 2013 Paolo Lupo</span></td></tr>
</tbody></table>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-72486295556904249452014-10-23T05:36:00.000-07:002014-10-23T05:36:14.960-07:00Tentazioni Matrimoniali<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;"><i>a Davide Bonaiti</i></span></div>
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;">Che cosa succede ogni volta che un atteggiamento quotidiano passa attraverso il filtro di una cerimonia? Dalla situazione formale emergono spontaneamente comportamenti personali ed abitudinari, naturali e istintivi. Queste espressioni di sé possono essere imbarazzanti per chi involontariamente le esterna, oppure giustificate da un inconscio accordo tra tutti i partecipanti. In questo caso, potremmo cercare di imporre alla situazione una maschera che ne renda grottesco l’insieme, o che ne estragga un elemento pittoresco, grazioso, commovente o poetico. Nel ricordo, vorremmo giungere alla scomparsa di tutto il complesso percepibile, all’inevitabile e discolpata rinuncia di fronte alla possibilità di mantenere il rigore richiesto. Ci riusciremo. La causa di questo contrasto ci insegnerà, tuttavia, il linguaggio del paradosso, dal quale – nostro malgrado – non troveremo mai via d’uscita.</span><br style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;" /><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;">Davide Bonaiti ha fermato, nei due scatti presentati in “Tentazioni Matrimoniali”, il momento della perdita d’equilibrio tra contegno e desiderio, tra misuratezza e abbandono alla seduzione. In questi attimi, appariamo come marionette – comandati e, allo stesso tempo, rigidi come manichini. La fissità della statua e lo sguardo gaudente del possesso e del compiacimento si compenetrano, lasciandoci in balìa del disagio futuro.</span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;">Ivan Fassio</span></div>
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNI3P8cO70N4DQFr0qh6zQ8r1PyqwDcjc0FigIJMmfRvIoC0SpqFh3ZvUsoOFR65qlL55pPgF_CpvoJh4ekzLZ5G-v6ScwzpujzeDJmTD83wpYABmVKg8V1HQCKH9QRohGT12lkkoRyPU-/s1600/Davide+Bonaiti,+Tentazioni+Matrimoniali.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNI3P8cO70N4DQFr0qh6zQ8r1PyqwDcjc0FigIJMmfRvIoC0SpqFh3ZvUsoOFR65qlL55pPgF_CpvoJh4ekzLZ5G-v6ScwzpujzeDJmTD83wpYABmVKg8V1HQCKH9QRohGT12lkkoRyPU-/s1600/Davide+Bonaiti,+Tentazioni+Matrimoniali.jpg" height="424" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Davide Bonaiti, Tentazioni Matrimoniali</td></tr>
</tbody></table>
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Volkhov, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9799995422363px;"><br /></span>Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-11340069554582516832014-10-01T07:43:00.002-07:002014-10-01T07:43:22.196-07:00Cinque Fasi Poetiche <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMLnpbECsBxlShxt5iz30SZJa1uRt1vLSmybDXwxpLeU8oRCFyh3u7yITNLTh-iYbXyYQ3zP2ANjHY5R1bXxyUiMjvu7z8-8BSfSzcQatw-fxi8m_9tjYl8ZHdSEC6QO9wUDmFwoqYQhi_/s1600/Pintapiuma,+Prima+Fase.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMLnpbECsBxlShxt5iz30SZJa1uRt1vLSmybDXwxpLeU8oRCFyh3u7yITNLTh-iYbXyYQ3zP2ANjHY5R1bXxyUiMjvu7z8-8BSfSzcQatw-fxi8m_9tjYl8ZHdSEC6QO9wUDmFwoqYQhi_/s1600/Pintapiuma,+Prima+Fase.jpg" height="400" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pintapiuma, Prima Fase</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<i>Sulle Cinque Fasi di Pintapiuma</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
La
realtà è sempre verosimile</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
La
verità questione personale:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Tutto è
vissuto in pesantezza ciclica globale,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Uscire
da un affare per rientrare, per cambiare:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Perennemente
in assenza di visione autentica.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Come
questione vitale, nella fuga dal sistema,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Compare
l'imparziale insurrezione:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Smascherare
la viltà dell'intima espressione</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Cogliendo
di ogni fase l'essenziale.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Per
uscire da posizione soggettiva</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Ed
attingere dai segni in onestà,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
La
natura esistenziale, dei sogni la beltà</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Farà
colare il necessario residuale</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Affinché
il colore consumi nell'umano</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
Con amore, conoscenza e libertà.</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ivan
Fassio</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCBxPYpkESYwT0opS3NObP1pfr1B2NR_hCrKtKpyxZ8u1HmlD1nAu5WMQfmkwR-gJwSyCFJ953xc8jmzexFMaxeoa1py66lSgxkJ2bgYTceuXYiel2e9ogA6XST_hRhhiJfEQV4zaYbX4i/s1600/Pintapiuma,+Quarta+Fase.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCBxPYpkESYwT0opS3NObP1pfr1B2NR_hCrKtKpyxZ8u1HmlD1nAu5WMQfmkwR-gJwSyCFJ953xc8jmzexFMaxeoa1py66lSgxkJ2bgYTceuXYiel2e9ogA6XST_hRhhiJfEQV4zaYbX4i/s1600/Pintapiuma,+Quarta+Fase.jpg" height="640" width="425" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pintapiuma, Quarta Fase</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-36687269782751583442014-09-17T00:13:00.002-07:002014-09-17T00:13:29.065-07:00Inaugurazioni Combinatorie<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17.9200000762939px;"><i>a Pintapiuma</i></span></div>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17.9200000762939px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17.9200000762939px;">Niente di meglio ci sarebbe: un'inaugurazione! Affinché rimanga sveglio: l'estro di popoli in miseria, annichiliti dal potere, da sistemiche omissioni. Le disattenzioni della gente, sanate e ricolmate, morte saranno, consacrate all'occasione. Una volta l'anno? Arbitrariamente, più volte ogni stagione: a benedire spazi vuoti, neutri, in progressione. È prima fase espositiva: necessaria secessione. Al secondo punto fermo sta la moda, l'affezione. Si sale al terzo piano con lo studio, riflessione. Un quarto stadio gonfia gli occhi: commozione e volontà. Il quinto cerchio è amore: conoscenza e libertà, l'abluzione dell'infante. Erede del linguaggio, futuro svincolante – il nuovo vento bussa piano alla tua carne, concepito in astrazione, incubato in esperienza: fede, sangue, scienza...</span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17.9200000762939px;"><br /></span>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17.9200000762939px;">Ivan Fassio</span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17.9200000762939px;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUhyphenhyphenPEyXjvsdwRYIR6sF_PdojwKUaPBEDrTKSW2lz7je5VZsrytPb8PlATlnYuyF9ds803RKhdHSyMjvlHb9ICxoyZxe_03Bp-umHRUeBS32ttgDdPa4FWDo1VKz-nigorEW-cHmFRegtK/s1600/Pintapiuma,+La+Quinta+Fase.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUhyphenhyphenPEyXjvsdwRYIR6sF_PdojwKUaPBEDrTKSW2lz7je5VZsrytPb8PlATlnYuyF9ds803RKhdHSyMjvlHb9ICxoyZxe_03Bp-umHRUeBS32ttgDdPa4FWDo1VKz-nigorEW-cHmFRegtK/s1600/Pintapiuma,+La+Quinta+Fase.jpg" height="480" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pintapiuma, La Quinta Fase</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17.9200000762939px;"><br /></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-46561296075629075062014-09-16T23:53:00.001-07:002014-09-16T23:54:32.261-07:00Quasi Monocromo<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Nel lontano 1983, Claudio Ruggieri, alias Pintapiuma, era ancora un pittore. Credo che volesse, nel momento di completa maturazione tecnica ed espressiva, rendere cieca ogni opera, negare ogni possibilità di rappresentazione, coprire ogni </span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">immagine con la spessa e pesante sostanza dell'esistenza, con la nascosta essenza del sangue.<br />“Come ogni colore sopravvive privato di qualità in un barattolo, così la nostra linfa vitale vive in un involucro occultante”: questo può pensare l'incredulo spettatore di fronte ai quadri sporchi. Veri e propri dipinti, questi oli emanano, sotto l'apparenza del quasi monocromo, un'impressione di dubbio, un perturbante e fascinoso fremito d'incertezza: il grigio superficiale ed uniforme può contenere, percepibili sensibilmente ad un attento osservatore, tutti i colori dell'iride? Una logica risposta non c'è. È un sentore, che giunge a noi dagli abissi della vista – dalle profondità degli affetti e della memoria –, a farci sospirare: sì...</span><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: right;">
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Ivan Fassio</span></div>
<div style="text-align: right;">
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_ZCcPYUfBnYzpg4oVZYFhdUFXiailnLbh7apvxiA5VPHfqrjA4OP3rdXgUhSErwoS7DvGOG2F7auFf0Fjbc7syGfq3inzjdOQpkyPlmiVFEYey5Mzw8QIK0-wPCRVZIKCk8wZDFjA8qA7/s1600/Pintapiuma,+Io+sono+il+Deserto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_ZCcPYUfBnYzpg4oVZYFhdUFXiailnLbh7apvxiA5VPHfqrjA4OP3rdXgUhSErwoS7DvGOG2F7auFf0Fjbc7syGfq3inzjdOQpkyPlmiVFEYey5Mzw8QIK0-wPCRVZIKCk8wZDFjA8qA7/s1600/Pintapiuma,+Io+sono+il+Deserto.jpg" height="529" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pintapiuma, <i>Io sono il Deserto</i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-13011229020602827222014-04-28T10:48:00.004-07:002014-04-28T23:38:06.179-07:00Iperboreo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<i>Per la mostra "VEDO LA LUCE. Sculture Luminose per un'Europa Illuminata"</i>
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>Europa:
</i></span></span></span>
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>da
eu-rope, "ben irrigata" </i></span></span></span>
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>da
(eurus), "ampio" e ōp "occhio", con significato
di "ampio sguardo" </i></span></span></span>
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>In
mitologia: </i></span></span></span>
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 11pt;"><i>madre
di Minosse, rapita da Zeus trasformato in toro bianco</i></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;">A
Nord di Creta, sopra il mare, sta l'Europa: in questa mappa distesa,
con gli occhi rivolti alle stelle, in questa zona mentale che brama.
Irrazionale porzione irrigata, di fiumi e di laghi si nutre ed
incide. Sguardo di luna cingente, ampio: piena e calante, sa orbitare
rette piovose e – avanti – nevose, più a settentrione. Il carro
del sole salente è intuizione apollinea, il controcanto dell'ebbro
agognare. Accoglie un toro le spoglie d'amore, su spalle ribelli,
accarezza le guance di spiaggia: così, viene Dio a rispecchiarsi su
tiepide schiume o su lucida onda, in quieto vagare. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;">Più
tardi, abitata – non più immaginata –, la terra avrà carmi di
guerra, ratti barbarici, campi di sale, sangue di sete. Accorrete,
accorrete! Al pozzo di luce, al pianto di madre per parti dedalici,
labirintici scarti. L'Impero, sedotto più volte da manie di ventura,
si riaccenderà... per definizione, in ginocchio, da secoli scettico
sul miracolo assurdo: la libertà. I popoli insorti si rinserreranno,
credendo e cadendo, unici e statici. Di qui, la fame energetica,
carboni meccanici, locomotive: uno spruzzo d'America! Non più
pregare e vangare, saper inventare, ma l'accumulo del gonfio
spettacolo, l'industria tronfia di plastiche inutili. L'unità
necessaria come sinistro ricatto, l'economia del riscatto. Ora, gli
astri – che un giovane uomo mirava per impossibile calcolo – son
dodici e più, in fievole aumento: resta quel lume da scogli lontani,
a rischiarare l'inesplorato sognato.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;">Ivan
Fassio</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQhQWckIufDwq6AYH5XsIGy59-YAUO_T5V26gUmTb7yC3PjBGrGxHw-cNZoIuW8VmSwS-LNkfRIpkzLus_Y6WmmScyWt9IvM6tks8bNc03XavzPDCABHD14xSLlvqe9AgDMpVROzDNUEom/s1600/luce-charles.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQhQWckIufDwq6AYH5XsIGy59-YAUO_T5V26gUmTb7yC3PjBGrGxHw-cNZoIuW8VmSwS-LNkfRIpkzLus_Y6WmmScyWt9IvM6tks8bNc03XavzPDCABHD14xSLlvqe9AgDMpVROzDNUEom/s1600/luce-charles.jpg" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Jean-Paul Charles, lightbox, 2014</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8c1waZurfsXXSSXqDkwO93gJmz-WOi2yhALpwkgLxlLlPx16fUmOcekJJXIQE7Ho65A6jaM0XcBgQSRvQMJ5fUC0dFVuKQSCT5RB44AcP_vRCcb8gH1GCSA1bb84rgxZO95s_AZxC0a0Q/s1600/MyCupOfThe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8c1waZurfsXXSSXqDkwO93gJmz-WOi2yhALpwkgLxlLlPx16fUmOcekJJXIQE7Ho65A6jaM0XcBgQSRvQMJ5fUC0dFVuKQSCT5RB44AcP_vRCcb8gH1GCSA1bb84rgxZO95s_AZxC0a0Q/s1600/MyCupOfThe.jpg" height="251" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ennio Bertrand, My Cup of Tea</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 13pt;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaSxz0Updx6chcckWYLBD9Bwn4Cv-TwsAUIHj5gbtJr4ScPZbhDG9hbYUbGcl9g5XrTBZ4x8K7XhtgFV8djhpAgjUSpuqeIPgZ5Ndh-DM4phUYhq4fj9Qgl8KKs9zE1qNHPJYzcii-trx_/s1600/026.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaSxz0Updx6chcckWYLBD9Bwn4Cv-TwsAUIHj5gbtJr4ScPZbhDG9hbYUbGcl9g5XrTBZ4x8K7XhtgFV8djhpAgjUSpuqeIPgZ5Ndh-DM4phUYhq4fj9Qgl8KKs9zE1qNHPJYzcii-trx_/s1600/026.jpg" height="400" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: start;">Enrico Tommaso De Paris, <span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"><span style="background-color: white;">biolandscape #026<br /><br /></span></span></td></tr>
</tbody></table>
</span>
</div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-75931607444081528932014-04-05T01:37:00.003-07:002014-04-05T01:37:29.027-07:00Il Corpo del Concetto<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Nelle parole di Ennio
Onnis</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L'arte e la poesia abitano un
interstizio encefalico, uno spazio della corteccia, in cui la tela
della rappresentazione è costantemente lacerata. Ciò non significa
che le situazioni non si formulino, che le storie non si producano,
che le scenografie non si arredino. Al contrario, quel divario lascia
trapelare concretamente ogni effigie, come se fosse condensata dal
respiro dell'autore, forgiata dalle fauci infuocate della storia o
liberata da una coscienza vacillante.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
La risoluzione delle immagini si impone
nitidamente, come a seguito di un devastante colpo, di un atto di
violenza rivelata, di uno smascheramento sacrificale. I tempi sono
tragici: la parola li ascolta e inscena.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Come ignorata da ogni altro dominio
della realtà, la fine imminente è qui colta ed esorcizzata,
schernita e oggettivata, simbolizzata. Nella nave del mondo, pesante
di vita e alleggerita dalle forze gravitazionali, ci dibattiamo
inermi e colpevoli: la pietà è morta, strangolata dalle nostre
stesse mani, invalidata dall'impalpabile mostro globale che abbiamo
generato.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
I numeri, logiche fondamenta, non
obbediscono ad alcuna regola: dal terrore economico tutte le certezze
sono sgretolate. Allo stesso modo, ogni processo razionale è
bloccato sul baratro in una statica e perturbante vertigine.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
La quotidianità ritorna nei nostri
pensieri sotto forma di risata straniante, di guizzo scanzonato, a
riportare una pace sospesa, ironica e liberatoria. È una distrazione
necessaria, talvolta involontaria, che si oppone alla maledizione
del presente.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Dall'artificiale stato in cui viviamo,
la realtà è mutata in divoratrice d'esistenze: attraversiamo
trasfigurazioni mistiche durante il nostro viaggio siderale,
evaporazioni e sublimazioni animose e animali.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Il fiato della coscienza è
danneggiato, in ogni dove. Ennio Onnis ne è consapevole: ha
inventato il luogo in cui attingere l'autentica adesione tra concetto
e concrezione, il contratto fondatore che unisce spirito e carne.
Mistero tremendo e fascinoso, in equilibrio tra filosofia e
religione, la macchina che ci macina deve essere scomposta in qualche
area della mente, affinché la notizia dello smantellamento ideale
giunga agli altri uomini. La pala del mulino gira lenta, inesorabile,
alla periferia di un'ipnotica città: discarica o archivio di
tecnologie sempre più residuali. Noi siamo pronti a batterci,
cavallerescamente, con immaginazione, invenzione e inedite
fabbricazioni cerebrali...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ivan Fassio</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7wARprmxcSu2eu7Y_Xd_S3jIVPcUFu4cX4G6vfq3d9nQgAWjXkXIbuDDrPcvFA7Rdx3mchceslJibsBG6uKTL4umLqY2tJCwtOMVlYoiv_Hs7gGYBbSlICk2PMHuPHPYP6w_swpllHhcG/s1600/citta_intro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7wARprmxcSu2eu7Y_Xd_S3jIVPcUFu4cX4G6vfq3d9nQgAWjXkXIbuDDrPcvFA7Rdx3mchceslJibsBG6uKTL4umLqY2tJCwtOMVlYoiv_Hs7gGYBbSlICk2PMHuPHPYP6w_swpllHhcG/s1600/citta_intro.jpg" height="510" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ennio Onnis, Città</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-91889161367639947012014-04-05T01:16:00.001-07:002014-04-05T01:17:48.913-07:00Le Cose da Fare, le Cose da Dire<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Inventiamola finalmente</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Questa letteratura cestinata</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Questa scrittura da pattumiera:</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">La poesia scartata, invalidata</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">L'aforisma annullato, sbagliato</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Imbarazzato!</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Ivan Fassio</span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgvW_ybsGq4M79dDxiYbU7J2zk1FglluWn1841manlFI9ZhoPCbbTkmgWas-JTpfCxF6Mu5SIMx0cnSTrGHZHza2d4Yl_Hr6hSOnDYkeVYcVCs8JsAbU-0xCkZh_wxK2g3AxIn-xrl0-mt/s1600/CAM00081.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgvW_ybsGq4M79dDxiYbU7J2zk1FglluWn1841manlFI9ZhoPCbbTkmgWas-JTpfCxF6Mu5SIMx0cnSTrGHZHza2d4Yl_Hr6hSOnDYkeVYcVCs8JsAbU-0xCkZh_wxK2g3AxIn-xrl0-mt/s1600/CAM00081.jpg" height="524" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ennio Onnis, olio su tavola, 2013</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-77306947773184762012014-04-05T01:05:00.001-07:002014-04-05T01:05:27.337-07:00Orale Solare<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">La testa ottusa e il silenzio del piombo per ogni occasione mancata: la letteratura defecata, illusa, invadente, scorretta, falsa, deficiente, tarata, scarsa, ignorata, ignorante, inadeguata, sorridente, inebetita, imbarazzante... La vita che odora, il sacrificio solare, l'anima pura...</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCUfcEImNK3jAOEv7DIvzKG8cZUCrivM88C3A1Kn2VOH4QT9C9tK1NPTlTC6sxvgEFEj43YDuHAMLkY80iqOKRzLlYo3oUs00ZDkW2oKdS_1JXutcYejEjTvYuKhmrEdk4M7wYVfsKZgbM/s1600/CAM00082.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCUfcEImNK3jAOEv7DIvzKG8cZUCrivM88C3A1Kn2VOH4QT9C9tK1NPTlTC6sxvgEFEj43YDuHAMLkY80iqOKRzLlYo3oUs00ZDkW2oKdS_1JXutcYejEjTvYuKhmrEdk4M7wYVfsKZgbM/s1600/CAM00082.jpg" height="617" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ennio Onnis, olio su tavola, 2010</td></tr>
</tbody></table>
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span>Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-20152718434810980042014-03-14T09:20:00.000-07:002014-03-14T09:20:16.419-07:00Tessuto Urbano: Strutture e Sovrapposizioni<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhdLtf65EKlVMKXs7QPUCLNz48Qwy2KEOw6IyIghmZ1HRdHjSGWR9lb8MsH_sDPtOP-Y1a19IY6-i2sFIwgu2pk_7py9R2BEKA57YVUTpBXYqpY7l_wJ_l13vyHsHq6aQkqvfrfyiRft7R/s1600/ricamo+su+torino.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhdLtf65EKlVMKXs7QPUCLNz48Qwy2KEOw6IyIghmZ1HRdHjSGWR9lb8MsH_sDPtOP-Y1a19IY6-i2sFIwgu2pk_7py9R2BEKA57YVUTpBXYqpY7l_wJ_l13vyHsHq6aQkqvfrfyiRft7R/s1600/ricamo+su+torino.jpg" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Laura Ambrosi, Ricamo su Torino, courtesy GAM</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US">Dare
un </span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>senso</i></span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US">
a un tessuto urbano - a un testo, quindi, nella sua accezione
fedelmente etimologica - ha a che vedere, più dualisticamente ancora
che per altri campi di studio semiologici, con l'indicazione di
</span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>significato</i></span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US">
e </span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>direzione</i></span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><span lang="en-US">.
La direzione, per quanto riguarda i "segnali veicolari"
dell'architettura e dello studio del paesaggio, è già, di per sé,
un significato. Non c'è, infatti, significato sociale che non tenda,
in modo progettuale, a un fine o che non abbia delle solide radici in
un luogo spaziale, sia esso reale o metaforico. La nostra stessa
conoscenza, la nostra capacità di produrre simboli e di leggere il
mondo che ci circonda, si basa sulla spazialità e sulla percezione
di forme archetipiche.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">Partire
dal territorio, dalla città, dal paesaggio, volendoli analizzare
come testi, significa, in questo senso, cercare in essi delle
</span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>opposizioni</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">
e dei punti di </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>tensione
</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">-
dei momenti in cui il cammino dei significati si perturba. </span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">Occorrerà,
quindi, individuare dei </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>percorsi
</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">-
dei </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>labirinti</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">?
-, dei </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>recinti</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">,
in cui localizzare l'analisi di contraddizioni, eccessi, attriti.
Sarà, così, la città stessa con i suoi archetipi a venire in
nostro aiuto fornendoci le sue strutture come modelli per analizzare
il suo testo. Dalle intenzioni politiche, sociali, ideologiche,
casuali di un progetto fino alla sua realizzazione, e poi, a partire
da qui, dal luogo abitato (che sia edificio, zona, parco, periferia)
o comunque dal primo attimo della sua percepibilità, fino ad
arrivare alle sue </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>riutilizzazioni</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">
- e </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>ritualizzazioni</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">?
- pratiche o metaforiche (rivalutazioni, accumulo di significati,
simbologie, mitologie).</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">L'individuazione
delle differenze che il filosofo francese Jacques Derrida riconosceva
come caratterizzanti ogni testo scritto sarà la traccia che potrà
guidarci in uno dei possibili, infiniti itinerari. La </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>differenza
</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">-
continua acquisizione di accezioni - intesa come realtà ultima che
condiziona ogni creazione, ogni linguaggio nel suo inevitabile essere
nel tempo, ogni interpretazione di attività umane. Ci accompagnerà
la presa di coscienza che di ogni tessuto urbano, creato da un
insieme dinamico di fattori, verrà inevitabilmente a mancare il
concetto di autorialità. Come in ogni testo, ci si muoverà a
ritroso per approdare quasi sempre all'</span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>inconnu</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">,
al mistero della nascita, all'intenzione di partenza ormai
dimenticata con il passare degli anni, scalzata, nelle sue ragioni,
dall'avvicendarsi delle culture, dei modi del costruire.</span></span></span></div>
<div lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Quante
volte, in questo senso, correnti e avaguardie architettoniche hanno
cercato di esorcizzare l'inquietudine provocata dalle percezioni di
una generale rottura, di una frammentazione epistemologica,
recuperando l'innocenza di simboli archetipici (piramide, sfera,
cerchio, ellisse, labirinto). Hanno rivisitato le originarie
intenzioni comunitarie, rituali, simboliche e hanno scoperto, infine,
che queste si installano, sempre e comunque, come strutture
permanenti, ma in forme continuamente mutanti. </span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">Giungeremo
a una considerazione dell'opera di architettura non come cosa in sé,
ma come segnale a cui ognuno, nel tempo, dà differenti risposte. In
origine questo segnale si era posto come soluzione di un determinato
spazio, per assolvere a una determinata </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>utilitas</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">.
Trattandosi di segno per definizione iconico, ha poi diffuso nel
tempo i propri aloni interpretativi, si è macchiato e caricato delle
stratificazioni di significato, dei cumuli delle informazioni inviate
e ricevute, dei diversi utilizzi.</span></span></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">Evitando
di entrare specificatamente nel dibattito sull'urbanistica, occorre
ora utilizzare i mezzi fino a qui rintracciati per leggere, allo
stesso modo, l'opera d'arte che del tessuto urbano si nutre, che da
sempre si è confrontata con questioni legate alla comprensione
dell'abitare come categoria del pensiero. Arte figurativa intesa come
campo privilegiato di riflessione, come luogo di critica, di
classificazione e, insieme, come parte integrante di quelle
sovrapposizioni che fanno la storia di un monumento, di uno spazio,
di un paesaggio. Le tensioni e le opposizioni, gli eccessi di
significato, che gli studi di urbanistica individuano nel
</span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><i>testo-città</i></span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">,
potranno esserci d'aiuto per la lettura di un linguaggio artistico.
Tenendo, naturalmente, ben presente che di linguaggio si potrà
parlare solo riconoscendo ormai che - proprio in entrambi i campi
dell'arte e dell'architettura - non vi è luogo da cui scaturisca una
sua pienezza onnicompresiva, completezza che è stata storicamente
negata, abbandonata. Il fallimento di una scienza dei segni, di una
semiologia capace di tradurre un sistema linguistico in un altro
dovrà accompagnarci, fornendoci un modello dinamico di comprensione,
nell'itinerario di lettura dell'opera d'arte e dei rapporti che
intercorrono tra questa e le questioni dell'architettura
contemporanea. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><br /></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US">Ivan Fassio</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><br /></span></span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicfq0CBVifr1qu1-i2fmHkvukEuKO34EyJ7saEk418OBM0XVam_NN1vq6cLO7i9zCeUm9WdM0UkXGRm9eU4Ln1zAQmbNJzv8juLhGzdQ4uLRWOSxhdGcR45WdujvGzr0E-_q7-aG1NioT-/s1600/005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicfq0CBVifr1qu1-i2fmHkvukEuKO34EyJ7saEk418OBM0XVam_NN1vq6cLO7i9zCeUm9WdM0UkXGRm9eU4Ln1zAQmbNJzv8juLhGzdQ4uLRWOSxhdGcR45WdujvGzr0E-_q7-aG1NioT-/s1600/005.jpg" height="640" width="384" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Laura Ambrosi, Il pizzo non si paga, 2010</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><br /></span></span></span></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-58845099458534569612014-03-12T22:25:00.004-07:002014-03-12T22:26:32.612-07:00La Vergine di Corinto – Un'Esposizione Collettiva<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;"><i>A
cura di Ivan Fassio</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
Keren Cytter, Angela
Dufresne, Nan Goldin, Chantal Joffe, Elke Krystufek, Leigh Ledare, Zoe Leonard, Jonathan
Monk, Tony Oursler, Marc Quinn, Gosia Turzeniecka</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 11pt;">La
Galleria Kosmos inaugura i propri spazi a Mosca con “La Vergine di
Corinto”, una mostra collettiva dedicata alle articolate relazioni
tra contemporaneità e strutture archetipiche della rappresentazione
femminile. Il variegato percorso si snoda tra fotografia, pittura,
grafica, </span><span style="font-size: 11pt;"><i>video-art</i></span><span style="font-size: 11pt;">,
in una prospettiva multimediale e interdisciplinare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>È inverno a Corinto,
città dissoluta e corrotta. Una vergine muore, poco prima delle
nozze. La nutrice ne raccoglie i giocattoli preferiti in un cesto.
Posandolo sulla tomba, lo copre con una tegola per preservarlo dal
freddo e dalle intemperie. </i>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>A primavera, una
pianta di acanto fiorisce sul sepolcro. Giorno dopo giorno, l'arbusto
avvolge il paniere. Le foglie cercano di farsi luce e, giunte alla
tegola, la aggirano con una voluta sinuosa. </i>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Lo scultore Callimaco
passa accanto a questo curioso canestro. Impressionato e affascinato
dalle forme create casualmente, si precipita nel suo studio e
scolpisce un nuovo capitello a immagine di quello spettacolo
floreale. Così il </i><em><span style="font-style: normal;">De
Architectura </span></em><i>di Vitruvio racconta l'origine dello
stile corinzio.</i></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Ideata secondo le
proporzioni del corpo femminile, questa colonna era percepita come il
correlativo della purezza, del gioco, della danza, dell'immortalità
dell'anima...</i></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Oggi, nella continua
modificazione e dinamicità di forme e contenuti, il nostro compito è
ancora indagare determinate strutture universali. Modalità
essenziali, scavi alle radici della percezione e dell'esistenza,
analisi di modelli conoscitivi imprescindibili restano prerogativa
della pratica estetica contemporanea. Dietro alle immagini, che
crescono spontaneamente intorno ad un nucleo di forte intensità
emotiva e sperimentale, cova l'archetipo.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Nel contesto della mostra
collettiva – per accostamenti e contrasti espositivi – la fonte
originaria, biologica e generatrice di ogni opera sarà approfondita,
in quanto concettualmente assimilabile alle categorie di femminilità,
fertilità, seduzione, maternità.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Tony Oursler </b>fa
scaturire la fisionomia da uno stimolo misurato (<i>Creeping
Physionomy</i>), oppure tratteggiando i lineamenti attraverso un
particolare controllo dell'eccitazione, dell'impeto immaginifico
(<i>Carousal/Arousal</i>). Amalgamando diversi aspetti del sapere e
della memoria, l'identità emerge per effetto di intuizioni estatiche
da un fondale che accoglie tecnologia e comunicazione, scienza e
mitologia.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Lo stile nasce da questo
grembo materno, dalla viscerale intrusione di elementi atavici in un
odierno crogiolo di connessioni. Si crea, così, riformulando un
processo riproduttivo, il simulato sangue del mondo. <b>Marc Quinn</b>,
in un costante riferimento al progresso, propone un dualismo dinamico
e sofferto tra carne e spirito (<i>Untitled II</i>). La materia pare
formarsi al di là del caos, in una dispersione che è scissione:
distanza incolmabile tra noi e l'anfratto più autentico del mondo.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il legame con una madre
universale diventa domanda inquietante sull'esperienza dei rapporti
filiali nel video <i>Shoulder </i>di <b>Leigh Ledare</b>. Pianto,
emozione, ripiegamento su se stessi permettono ad arte e vita di
intrecciarsi in una riflessione sugli affetti primari: uno spiraglio
sulla percezione di oscure zone della coscienza.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La sistematicità
quotidiana e ostinata della fotografia di <b>Nan Goldin</b> porta
l'autoritratto alla conquista di nuovi territori espressivi. L'opera
diventa feticcio abbandonato, macchia depositata che continua a
mantenere, nel tempo, le calde impronte della sua creatrice: divinità
attenta a filtrare e a combinare le giuste dosi di una pulsante
materia biologica.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
L'attivismo politico e
l'impegno femminista di <b>Zoe Leonard </b>culminano in tragiche
visioni esistenziali, slacciate dall'urgenza della denuncia politica.
La documentazione giornalistica e la testimonianza sociale si fanno
cupe rappresentazioni del disagio contemporaneo e, allo stesso tempo,
sofferte notazioni sulla condizione umana (<i>Effigy</i>).</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Chantal Joffe</b>,
attraverso una produzione <i>bad painting </i>iterata e sperimentata
nel campo della raffigurazione femminile,<i> </i>approda al ritratto
maschile. Il violento montaggio di diverse modalità espressive
contamina l'ingenuità del tratto con la brutalità degli
accostamenti cromatici.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Elke Krystufek</b> si
ritrae ossessivamente. Creando un archivio personale, in cui
sessualità e motivi psicanalitici si intrecciano, l'artista fa
riferimento ad una pratica estetica che mantiene, alle proprie basi,
l'azione come elemento di interdisciplinarietà e la catalogazione
come privilegiata riflessione sul tempo.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Se l'architettura opera
sulle tre dimensioni, <b>Angela Dufresne</b> riporta la pittura al
suo livello di bidimensionalità problematica, dove ogni plausibile
prospettiva recupera il proprio originale significato simbolico.
Corrispettivi di questo esercizio stilistico sono l'analisi binaria
dell'identità personale e del rapporto femminile-maschile. In questo
senso, le tensioni intime e relazionali tra i sessi sono poste a
livello di <i>exempla</i>: come se si trattasse di immagini prodotte
in un tempo lontano, secondo un codice di valori ormai estraniante.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Video Art Manual</i>,
di <b>Keren Cytter</b>, inscena secondo modalità post-moderne il
dissidio tra invenzione e critica d'arte. La serie di indicazioni è
imposta dalla ormai consueta ed esausta pratica della produzione di
video artistici. La combinazione delle sequenze e le tipologie di
azione spostano l'attenzione, in modo ludico e liberatorio, sulla
validità di determinate esperienze. Sull’altro versante, le
cartoline di <b>Jonathan Monk</b> ci mostrano luoghi d’arte e di
villeggiatura, seducenti località immortalate in bianco e nero.
Paradossalmente, vecchie figure sbiadite trasmettono un messaggio al
futuro, che si riavvolge vertiginosamente su se stesso: matrice di
ogni comunicazione interpersonale, pubblica o politica.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Le donne dormienti di
<b>Gosia Turzeniecka </b>ricalcano <span style="color: black;">l'impossibile
visione di ciò che è nascosto. Nella consapevolezza inquietante di
essere esclusi dalla loro esperienza, noi registriamo la vibrazione
vitale di queste figure, insieme a tutta la nostra incertezza. Quando
ci risveglieremo con loro, avremo già compreso i motivi della
nostra attesa. Avremo completato il quadro della veglia. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">Le
decorazioni, che la presenza umana lascerà sulla carta, saranno le
foglie di una pianta nata dall'aspettativa e dalla speranza per una
comprensione maggiore, dalla tensione verso una conoscenza immacolata
e assoluta...</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">Ivan
Fassio</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm;">
Kosmos
Gallery</div>
<div align="JUSTIFY" lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm;">
9,
Baltiyskaya street</div>
<div align="JUSTIFY" lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm;">
Moscow</div>
<div align="JUSTIFY" lang="en-US" style="margin-bottom: 0cm;">
Russia</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Orari: Martedì –
Sabato, 15 – 19:30 o su appuntamento</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: blue;"><u><a href="http://www.kosmosgallery.com/"><span lang="de-DE">www.kosmosgallery.com</span></a></u></span><span lang="de-DE">
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</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="de-DE"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOWadlhP-58zIA_BaHU8GE6fpl61X5KI_wyeKwFNr330qS_sBmVjPTogrEQzQ3JyyIdNwUVutgnWGE0s-8LZoh_a8r5-sXvzRjCevrFg-fjSCHvzo17kSXRMhyphenhyphenbQR2mF6WzF_BAnt0qTK/s1600/hp_scanDS_91311756582.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOWadlhP-58zIA_BaHU8GE6fpl61X5KI_wyeKwFNr330qS_sBmVjPTogrEQzQ3JyyIdNwUVutgnWGE0s-8LZoh_a8r5-sXvzRjCevrFg-fjSCHvzo17kSXRMhyphenhyphenbQR2mF6WzF_BAnt0qTK/s1600/hp_scanDS_91311756582.jpg" height="268" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; text-align: start;"><span style="font-family: 'Times New Roman';">Nan Goldin,<i> Self-portrait with </i><span class="il" style="background-color: #ffffcc; font-style: italic;">eyes</span><i> </i><span class="il" style="background-color: #ffffcc; font-style: italic;">turned</span><i> inward</i></span></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 12.727272033691406px; text-align: start;">, Boston 1989</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRsNNdJOFPKmQMkT4DLjPGJ_daNiRurTIyHh8lcOWmnWjavgNKncVVBQQm0qgGs1txue1E8t2WLLYvpWJf-zdYng1kGd5BvdWwLBcpBFxte9TJNCXFXSH2XkgYwLAMaZO9QKG76Du0ZyHZ/s1600/04_EK_Untitled_drawing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRsNNdJOFPKmQMkT4DLjPGJ_daNiRurTIyHh8lcOWmnWjavgNKncVVBQQm0qgGs1txue1E8t2WLLYvpWJf-zdYng1kGd5BvdWwLBcpBFxte9TJNCXFXSH2XkgYwLAMaZO9QKG76Du0ZyHZ/s1600/04_EK_Untitled_drawing.jpg" height="400" width="295" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Elke Krystufek, Untitled Drawing</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj64xIPtOo8MsDbYThTooBk9By5zPIISF_-OQXoGYvjmM_TTlkuSkvKDbIhS9bWPmRasrmL_oFhHjLX6xq-tL34tRN-G8qh8awmpz19ovMjDmUMNTti94NBqL7suPVpa-Z6-hO-J2buNXS2/s1600/03_ZL_Effigy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj64xIPtOo8MsDbYThTooBk9By5zPIISF_-OQXoGYvjmM_TTlkuSkvKDbIhS9bWPmRasrmL_oFhHjLX6xq-tL34tRN-G8qh8awmpz19ovMjDmUMNTti94NBqL7suPVpa-Z6-hO-J2buNXS2/s1600/03_ZL_Effigy.jpg" height="400" width="313" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Zoe Leonard, Effigy</td></tr>
</tbody></table>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="de-DE"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="de-DE" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-56029241492508682202014-03-09T11:12:00.000-07:002014-03-09T23:46:59.817-07:00La Tempesta del Progresso. Video-art, Pitture e Sculture di Davide Binello<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;">Una
progressione auto-modulatoria di atti generativi può essere
declinata nella completa molteplicità delle formule contemporanee:
dalla bidimensionalità informale alla matericità del rilievo, dalla
monumentalità dei </span><span style="font-size: 13pt;"><i>totem
</i></span><span style="font-size: 13pt;">alla complementarietà
di elementi a incastro, passando attraverso la serialità
accattivante della comunicazione di massa e arrischiandosi in una
vera e propria contaminazione fotografica e </span><span style="font-size: 13pt;"><i>video</i></span><span style="font-size: 13pt;">.
</span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;">L'inizio,
inteso come concetto uniformante, sembra essere il motore eternamente
attivo, un enzima capace di omologare ogni intuizione all'interno di
una trama </span><span style="font-size: 13pt;"><i>pre-testuale</i></span><span style="font-size: 13pt;">.
Smalti e vernici, acrilici, catrame e cemento si amalgamano in un
dettato sospeso tra progettualità della costruzione, gestualità
liberatorie e casualità preventivate. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;">Perennemente
in partenza, catturata sul nascere, l'immagine è riproposta in
cattività, distaccata e scissa. Vivendo la nostalgia dei luoghi a
cui idealmente appartiene, essa si rinnova in tre distinte
dimensioni. Indugia, come vibrazione e reazione tra luce e carne,
nello spazio, impercettibile e paradossalmente corporeo, posto tra
iride e retina. Si muove, per mezzo di attori estraniati, nella
vorticosa tempesta del progresso: la catastrofe inevitabile, tragica
soluzione dell'evoluzione e dello sviluppo. Permane nella zona
dell'illusione, in un'incessante macchinazione cerebrale che ne
rivela, instancabilmente, il processo di corruzione e conseguente
rinascita.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 13pt;">Ivan Fassio</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaTTqEAJ5j9Ap1zwoD73Smky5L52ib3hoQLx-mm8oyjJ4UI2KCbg4TXUxvWUZWaFYdesABJgXl503FRIOjACkhXh-9rw22QMqnxf0MM8nPUgfvOIsrFp9s3uA_Ri9XEdMotT1Nv5CfL9yj/s1600/3+-+FEAR+2+(Videoproiezione).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaTTqEAJ5j9Ap1zwoD73Smky5L52ib3hoQLx-mm8oyjJ4UI2KCbg4TXUxvWUZWaFYdesABJgXl503FRIOjACkhXh-9rw22QMqnxf0MM8nPUgfvOIsrFp9s3uA_Ri9XEdMotT1Nv5CfL9yj/s1600/3+-+FEAR+2+(Videoproiezione).jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Davide Binello, FEAR</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRb-4vVygZFLY-L9evTGehOZLGBqW3nhyphenhyphenBGWDAFmXM1w4K546r3WsojRX3FGdvBfR8-0OjOnyRafyVWzTwEF9vHAvfHuwU0n2u88aiPg17OHW5dMm9GT_hZWuvb5Ojk6iMCHytH4H_kTSp/s1600/Davide+Binello,+Genesi+Cosmica+308+-+Male&Female+(diam.50).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRb-4vVygZFLY-L9evTGehOZLGBqW3nhyphenhyphenBGWDAFmXM1w4K546r3WsojRX3FGdvBfR8-0OjOnyRafyVWzTwEF9vHAvfHuwU0n2u88aiPg17OHW5dMm9GT_hZWuvb5Ojk6iMCHytH4H_kTSp/s1600/Davide+Binello,+Genesi+Cosmica+308+-+Male&Female+(diam.50).jpg" height="584" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Davide Binello, Genesi Cosmica 308, Male & Female</td></tr>
</tbody></table>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-49939342135234862972014-03-07T02:01:00.000-08:002014-03-11T23:38:17.151-07:00Rullo di Poesia<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
<i>a M. M.</i><br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il linguaggio ha perduto i propri
oggetti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Esploso ed eccessivo, si è protratto
contraffatto,
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Per gravare sul soggetto, quanto una
sonata.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Delegato e differito sui rulli di
tamburo,
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il contenuto serviva da pretesto: ritmo
preso a prestito</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Da svariate sommità.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
L'ingranaggio funzionava come un
cantico:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Era tutto un confondersi di strati,
limitati,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Incastrati nel percorso di raccolta,
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nella scelta da operare sul momento!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
D'urgenza incisa sulla voce,
registrata, l'esperienza
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Prometteva santità...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Scambiando alterità per effetto del
dettato,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La pronuncia, per difetto, corrompeva
ogni tracciato.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Era nuovo il risultato a causa del
prodotto:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Dal corpo dell'attore si staccava
lacerato,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Deturpato,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Duplicato in densità.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il coro continuava, eludendo
l'atmosfera,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Elevando cattedrali, scalinate di
frontiera...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Conseguenza della vista era il torso
dibattuto,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Del sospiro la beltà era il sonno
combattuto.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Gli agenti, genuflessi, si schernivano
di già:
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Con risata costruita</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Catturata in libertà!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ivan Fassio</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1920925426218705388.post-29116173526714616162014-03-03T10:00:00.000-08:002014-03-03T10:00:05.786-08:00Corsi e Ricorsi Simbolici. Il Progetto Re_code del Gruppo E_qui<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Intesa
in una plausibile
accezione primigenia di difesa e di controllo su un luogo, la
politica si è fondata sulla geografia. L'uomo
ha marcato e descritto il territorio, strutturandolo in un universo
dotato di senso e prendendone possesso fisico e mentale.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fonti
originarie di individuazione, la creazione e l'imposizione di un nome
sono atti di potere, di addomesticamento e di appropriazione dello
spazio: definizione sta a delimitazione, proprio come denominazione
sta a dominazione.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colonizzando,
le civiltà hanno prodotto linguaggio: una serie smisurata di segni,
indicazioni, dichiarazioni. Limiti e confini: il mondo si è
richiuso. L'animalità è annichilita, la cattività espansa e
diffusa come un desiderio, un vezzo, una dipendenza.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
I
simboli, nella loro opacità, hanno immortalato le tracce di queste
tensioni. Come una lingua lesionata, ogni effigie riconoscibile e
condivisibile nasconde la vibrazione dell'anelito, il sogno della
libertà: dalle antiche decorazioni alle derive immaginifiche e
simulatorie della tecnologia e della multimedialità.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Conscio
di questo attrito, ogni creatore compie un percorso a ritroso,
tentando di svolgere il finito, di dischiudere l'indiscusso, di
convertire il convenzionale. Cambiando le regole e riformulando le
soluzioni narrative, l'artista obbliga lo spettatore alla
rielaborazione degli elementi basilari, degli anelli universali. La
ricerca sarà assimilabile al gioco: caccia al tesoro,
interpretazione dei tarocchi, battaglia navale... Il risultato
convergerà inevitabilmente con la riscoperta dell'urgenza
originaria, della necessità comunitaria, dell'iniziale volontà di
comunicazione...</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="line-height: 0.42cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ivan
Fassio</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIITwBPrsvEEyBd9O7GQuAaFEe5uqL9O6TRJOKpfguhqH7E5hgOzGcuwfHeKG3ztWHQmX1Til3OjBO4WaMNQWGjMTGGHdXN9LPtsSSikWju5-fe9afI6oueovs-PMwdRHVMIZHQCRPfnro/s1600/Gruppo+E_qui,+Progetto+Re_code.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIITwBPrsvEEyBd9O7GQuAaFEe5uqL9O6TRJOKpfguhqH7E5hgOzGcuwfHeKG3ztWHQmX1Til3OjBO4WaMNQWGjMTGGHdXN9LPtsSSikWju5-fe9afI6oueovs-PMwdRHVMIZHQCRPfnro/s1600/Gruppo+E_qui,+Progetto+Re_code.JPG" height="426" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gruppo E_qui, Progetto Re_code</td></tr>
</tbody></table>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Ivan Fassiohttp://www.blogger.com/profile/06863217026140401042noreply@blogger.com0